Formia / Carenza di ostetriche, la direttrice Cenciarelli si rivolge a Roma

FORMIA – In attesa che arrivino le sei ostetriche promesse dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Enrico Tiero, la direttrice generale dell’Asl di Latina Sabrina Cenciarelli è stata costretta a firmare una convenzione con l’Asl Roma ! perché le cicogne continuano ad arrivare nel più importante ospedale del Golfo, il “Dono Svizzero”. Lo si evince dalla determina aziendale numero 2094 di martedì con cui è stata rinnovata la convenzione stipulata dall’Asl lo scorso 14 maggio e poi prorogata, “in considerazione del persistere delle difficoltà di reperire personale medico ginecologico e ostetrico, di due mesi lo scorso 17 luglio. La situazione circa l’esiguità del personale in quella che resta una delle eccellenze del Dono Svizzero di Formia non è affatto cambiata e la dottoressa Cenciarelli è stata costretta ad “allungare” la convenzione sino al prossimo 31 dicembre. Ma con una novità. I ginecologici e le ostetriche provenienti da Roma non arriveranno solo a Formia ma contribuiranno a fare i bambini nell’analogo reperto del “San Giovanni Di Dio” di Fondi. La convenzione prevede un budget ulteriore di poco più di 27mila euro che dovranno coprire sul piano economico di 8 turni mensili (per un monte ore ciascuno di 12 ore) per i due presidi ospedalieri di Formia e Fondi. Naturalmente sarà un onere dell’ASL Roma 1 – i referenti per il rispetto di questa convenzione saranno i dottori Marco Calcagno e Fabio Bechini rispettivamente direttore della Uoc e di ginecologia del “Santo Spirito” e del “San Filippo Neri” – informare l’ufficio personale dell’Asl pontina circa il numero (con le relative prestazioni) dei propri specialisti che verranno nel sud pontino a dar manforte alle cicogne in arrivo.

Sempre martedì la direttrice Cenciarelli ha firmato la delibera numero 1036 che rappresenta un punto di vista per tre dei cinque distretti dell’Asl di Latin. Sono stati indetti e pubblicati gli avvisi per dare vita ad una selezione e scegliere così i direttori di queste che sono vere e proprie Uoc, unità operative complesse. L’Asl intende affidare una nuova guida ai Distretti Latina 1, 2 e 5 per sostituire i tre precedenti ed apprezzati responsabili, in pensione dal 1 maggio 2024 per quanto riguarda Belardino Rossi (guidava il distretto più settentrionale dell’azienda), Giuseppina Carreca (un pensione dal 1 settembre scorso) ed il dottor Antonio Graziano che ha chiesto ed ottenuto un pensionamento anticipato tre anni fa dopo aver contribuito ad affermare, soprattutto in stretta collaborazioni con l’associazionismo di settore e le amministrazioni locali, l’operativa del distretto Latina 5, quello del sud pontino per intenderci. A queste tre selezioni potrà partecipare soltanto il personale interno all’Asl e i vincitori resteranno in carica per cinque anni, mandato “eventualmente prorogabile previa verifica positiva da effettuarsi da parte del collegio tecnico nominato dallo stesso direttore generale”. La Regione Lazio ha concesso il suo semaforo verde per lo svolgimento di queste selezioni (annunciate e poi revocate più volte) e l’Asl è stata chiara con i partecipanti che saranno diversi: “L’Azienda – ha fatto sapere la dottoressa Cenciarelli – si riserva di annullare e revocare, per motive esigenze queste procedure ad evidenza pubblica prima dell’effettiva immissione in servizio dei candidati prescelti e salvo diverse determinazioni che la Regione Lazio vorrà adottare nel merito”.

Insomma, questi tre concorsi sono stati indetti ma non è detto che si svolgano come promesso. Si tratta di tre selezioni significative perché alle Uoc Distretto 1,2 e 5 sono “attribuite funzioni di elevata complessità e valore strategico nell’ambito del contesto aziendale, particolarmente riguardo l’assistenza, il mantenimento dei livelli di assistenza e la riorganizzazione territoriale” che, concepita dall’ex ministro della Salute Roberto Speranza, è disciplinata da un rivoluzionario (ma non ancora completamente applicato almeno in provincia di Latina) decreto ministeriale, il numero 77 del 2022. Al distretto 5 Formia Gaeta va dato il merito sotto la gestione del dottor Graziano di aver promosso l’assistenza territoriale in materia di medicina d’iniziativa che doveva contribuire ad una maggiore appropriatezza delle cure, ad una riduzione degli accessi impropri all’Ospedale ( in particolar modo riducendo il sovraffollamento al Pronto Soccorso di codice bianchi), ad un minor dispendio di risorse, recuperare capacità di programmazione, indirizzo e controllo a tutti i livelli di governo, potenziare la produzione e l’erogazione diretta di servizi e di percorsi di cura, riducendo progressivamente il ricorso agli erogatori privati. assistenziale socio-sanitaria della persona, che di orientamento del paziente alla fruizione dei servizi socio-sanitari. I distretti possono e devono svolgere un’azione di filtro con innegabili vantaggi economici per le aziende sanitarie pubbliche contribuendo – se fossero dotati di management di provata esperienza e preparazione nel campo – a migliorare e garantire i livelli essenziali di assistenza, di prevenzione e ridurre al minimo il ricorso all’ Ospedale e di evitare il sovraffollamento dei Pronto Soccorso. Ma il lavoro da fare è ancora per assolvere questi importanti e necessari impegni ed obiettivi istituzionali, soprattutto nel prendersi effettivamente cura delle persone in modo integrato e proattivo.