FORMIA – Proprietaria e azionista dell’hotel Bajamar, dell’agenzia di viaggi Dlt e della multisala del mare, la società Robytour chiede aiuto ora allo stato per far fronte alle difficoltà che ha dovuto affrontare per il mantenimento delle proprie maestranze. La società formiana in una lettera inviata ai sindaci ha chiesto di accedere al “Fis”, il fondo di integrazione salariale, una sorta di cassa integrazione straordinaria che, prevista dal decreto legislativo 148/2015, necessaria per “sopperire alla temporanea riduzione dell’attività lavorativa, limitatamente ad alcuni settori aziendali”. Questa situazione – rassicura l’imprenditore Roberto Sorrenti nominato dal presidente della Regione Lazio Francesco Rocca due settimane fa per la sua esperienza nel settore turistico neo commissario straordinario della comunità dell’Arcipelago delle Isole Ponziane – non dovrebbe durare tanto ma soltanto “in concomitanza di una fase di riorganizzazione e transizione interna”. Operante nel settore turistico e, in particolare, nella vendita (attraverso la Dlt viaggi) di pacchetti turistici in qualità di tour operator, la Robytour srl ha avviato un processo di ristrutturazione interna e ridefinizione strategica dei canali commerciali – ha aggiunto Roberto Sorrenti – al fine di adottare nuove dinamiche del mercato turistico globale”.
La Roby Tour responsabilizza quanto sta avvenendo nello scenario del medio oriente, storicamente rilevante per il business aziendale, la “contrazione rilevante delle vendite”. Insomma questa nuova situazione rende “necessaria la sospensione delle attività in alcuni comparti operativi per procedere alla riconfigurazione dei flussi delle vendite e della destinazioni turistiche offerte”. Il ricorso – al momento è una richiesta – al Fondo di integrazione straordinaria viene giustificato anche per la circostanza che la Robytour srl “sta implementando nuovi strumenti digitali, accordi commerciali e processi formativi interni che richiedono – spiega concludendo Roberto Sorrenti – una rimodulazione temporanea e dell’organizzazione del lavoro. La temporanea sospensione richiesta non è riconducibile a difficoltà strutturali ma rientra in un percorso strategico di consolidamento e rilancio aziendale”-