Gaeta / Porto commerciale Salvo d’Acquisto, il libro di Aldo Lisetti

GAETA, Porto commerciale Salvo D’Acquisto – Quanti cittadini di Gaeta (e non solo) conoscono le ragioni che hanno portato oltre mezzo secolo fa all’intitolazione del locale porto commerciale a Salvo D’Acquisto, Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria” avendo donato la sua vita, nel settembre 1943, per salvare ventidue ostaggi catturati dai tedeschi, che stavano per essere trucidati? E’ uno dei motivi per i quali merita un nuovo e giusto riconoscimento, in tema di vendite e di critica, l’ultima fatica letteraria “Il porto di Gaeta Salvo D’Acquisto” (pubblicata da Pasquale D’Arco editore di Formia) di Aldo Lisetti, Generale di Corpo d’Armata dei Carabinieri, storico comandante della Compagnia di Gaeta dell’Arma ed ex sindaco di Campodimele. Il Generale Lisetti oggi è in pensione ma da giovane tenente fu coinvolto, nel 1972, nell’iniziativa dell’allora Sindaco (e futuro ed indimenticato consigliere regionale della Dc) Giuseppe Damiano Uttaro di intitolare il progettato nuovo porto di Gaeta al Vicebrigadiere dei Carabinieri Salvo D’Acquisto.

Oggi il Carabiniere di origine napoletane è Venerabile dalla Chiesa Cattolica grazie ad un decreto del compianto Papa Francesco. Sulla sua memoria e figura non sono tardati ad arrivare eccelsi giudizi di papa Leone XIV, che sin dalle sue prime omelie ha richiamato la fulgida figura del Sottufficiale dell’Arma avviando il processo di Canonizzazione. Gaeta, quindi, ha il privilegio di avere il vecchio porto dei marittimi dedicato alla “Madonna di Porto Salvo” e quest’ultimo, commerciale e turistico, intitolato “Porto Salvo D’Acquisto”, destinato a diventare “Porto Santo Salvo D’Acquisto”. “Questo libro – scrive il generale Lisetti – ha lo scopo di testimoniare come e perché il Consiglio comunale di Gaeta deliberò, oltre cinquant’anni fa, l’intitolazione del nuovo Porto alla memoria dell’eroico Sottufficiale dell’Arma, nonché di evidenziare l’impegno delle istituzioni e della politica per questo fine, ricordandone i protagonisti e, tra loro, i Carabinieri, dei quali un centinaio sono singolarmente citati. Il mio lavoro si prefigge, altresì, obiettivi, non secondari, quelli di dare risalto alla bellezza della città di Gaeta e al suo mare (inserto con foto a colori) con precisi richiami alla storia sociale, culturale artistica, religiosa. Gaeta, evidentemente, è un bozzolo, un crogiolo di preziosità – scrive sempre Lisetti – che vanno ricordate nel corso del tempo, almeno generazione per generazione, per non farle sbiadire, sciupare, obliterare nella memoria soprattutto dei suoi cittadini.
La prefazione de “Il porto di Gaeta Salvo D’Acquisto” è stata curata niente meno che dal Ministro della Difesa Guido Crosetto: “E’ per questo che il volume, nato dalla penna e dalla memoria del Generale Aldo Lisetti, merita non solo di essere letto, ma anche ascoltato. Perché narra una testimonianza diretta e vissuta. Non è una ricostruzione da osservatore esterno, né una esercitazione storica. E’ un racconto personale, commosso e documentato, di anni intensi in cui l’Arma, sotto la sua guida a Gaeta, ha saputo affrontare sfide complesse: dalla lotta alla criminalità organizzata alla gestione di una delicata convivenza civile e militare in un territorio segnato da forti trasformazioni”.
All’intervento del Ministro è seguito quello del suo consigliere Militare, il generale di corpo d’armata Domenico Rossi, già Sottosegretario di Stato alla Difesa. Ha sottolineato il valore istituzionale dell’Arma dei Carabinieri e la “necessità di preservare la memoria di un periodo pregnante di storia della cittadina di Gaeta”.

Indubbiamente lo stimato Aldo Lisetti sorprende con i suoi saggi e racconti, sempre nuovi e originali, dimostrandosi autore sorgivo, emozionante e fresco, capace di rappresentare accadimenti senza eccedenze linguistiche o esagerazioni narrative. Di tanto in tanto, con il garbo e lo stile che lo caratterizzano, lo scrittore gaetano d’adozione “pizzica” per richiamare l’attenzione su qualche lacuna, su qualche necessità di perfezionamento di un progetto che, in questo caso, l’Amministrazione comunale di Gaeta ha comunque felicemente portato a termine. Il volume è interessante per molteplici motivi e costituisce un importante tessera nel mosaico della ricostruzione storica del recente passato di Gaeta.