SANTI COSMA E DAMIANO, Suicidio Paolo Mendico – Un tassello in più per arrivare alla verità. E, così, accertare e definire eventuali responsabilità su quanto (di grave) è avvenuto in un’abitazione di Santi Cosma e Damiano l’11 settembre scorso. E’ rappresentato dal deposito l’altra mattina in Procura a Cassino della perizia medico-legale che, disposta dalla stessa autorità inquirente, scaturisce dai risultati derivanti dall’autopsia effettuati sul cadavere del quindicenne suicida Paolo Mendico. Top secret sul contenuto della consulenza della Procura ordinaria che, insieme a quella dei minorenni di Roma, continua ad indagare a riflettori spenti sull’ipotesi di reato di istigazione o aiuto al suicidio. Gli investigatori ipotizzano che Paolo, stanco di essere diventato una vittima di soprusi psicologici e di bullismo, si sia tolto la vita a 24 ore dall’inizio del nuovo anno scolastico. I Carabinieri della Compagnia di Formia e della Stazione di San Cosma, su una precisa delega del Procuratore capo di Cassino Carlo Fucci, continuano a compiere mirati accertamenti dopo aver ascoltato a verbale e diversi minori, quattro dei quali, tutti compagni di classe del quindicenne suicida, sono indagati a piede libero dalla Procura dei Minorenni di Roma. La Procura di Cassino, oltre alla relazione del medico legale che ha effettuato l’autopsia sul corpo del povero Paolo, ha in mano anche i verbali dei numerosi interrogatori effettuati. Hanno l’obiettivo – come sostiene la famiglia della vittima – di collocare nel tempo quando sono iniziati gli episodi di bullismo di fronte Paolo Mendico non ha saputo gestire lo stress psicologico derivante. La Procura ordinaria sta completando un altro tipo di indagine: si potevano esercitare forme di controllo e di tutela di Paolo? La scuola che frequentava Paolo, la sede distaccata di San Cosma del “Pacinotti” di Fondi, continua a difendersi affermando di non aver ricevuto dal 2024 in poi
richieste di aiuto da parte dello studente né dalla famiglia originaria di Cassino. Mendico – ed è stato accertato – si sarebbe rivolto allo sportello di supporto psicologico della scuola ma dai colloqui effettuati non sarebbe emerso nulla di preoccupante. Le ispezioni compiute dall’ufficio scolastico regionale su disposizione direttamente dal Ministro Giuseppe Valditara hanno monitorato la posizione di quattro docenti che, in odore di provvedimenti disciplinari come paventato dalla Gilda insegnanti di Latina, hanno preannunciato per legge le rispettive memorie difensive