FORMIA – Con un freddo linguaggio derivante dalla burocrazia è il “diretto sostituto della Uoc della direzione medica del presidio Dea di Primo livello”. Tradotto: il dottor Nunzio Maria Manciagli è il nuovo direttore dell’ospedale Dono Svizzero di Formia. Prende il posto, dopo anni di infaticabile attività anche al servizio del “San Giovanni di Dio” e dell’”Alfredo Fiorini”, del dottor Pino Ciarlo, sempre più in predicato di assumere la guida dell’istituendo polo ospedaliero di Fondi e Terracina. La nomina del dottor Manciagli l’ha ufficializzata la direttrice generale dell’Asl Sabrina Cenciarelli nella delibera 1286 che ha preso atto della conclusione di un suo precedente atto deliberativo, il numero 1196 del 29 ottobre scorso, che pubblicava un avviso interno della durata di poco più di settimane finalizzato alla sostituzione del dottor Ciarlo. Che il “Dono Svizzero” sia una realtà nosocomiale complicata ed impegnativa anche se con numerose eccellenze a livello di risorse umane e prestazioni sanitarie l’hanno capito in molti dei dirigenti medici dell’Asl tant’è all’avviso pubblico dell’azienda ha partecipato il solo dottor Manciagli, “in possesso dei requisiti di ammissione richiesti”.
Insomma l’incarico è stato conferito direttamente senza la necessità di nominare e costituire una commissione di valutazione”. L’incarico a Manciagli è ‘figlio’ del nuovo Organigramma dell’Atto Aziendale modificato nel corso del 2025. La nuova Uoc “Direzione Medica di Presidio DEA I ha in carico la gestione del solo Presidio Ospedaliero di Formia e non più la gestione dei presidi di Terracina e Fondi, prossimi a dar corpo, con il nulla osta della Regione, ad un vero e proprio polo ospedaliero. La nuova guida del Dono Svizzero ha preso servizio – rinunciando ad un precedente incarico dirigenziale ad interim conferitogli dall’Asl in precedenza presso un’altra unità operativa complessa – il 1 dicembre scorso e sarà in sella per i prossimi nove mesi prorogabili per ulteriori sei. L’avviso pubblico aggiudicato da Manciagli (senza avversari) non ha sciolto un nodo che il Dono Svizzero, sede di Dea di primo livello, si trascina da anni: la sua guida non viene assegnata attraverso un concorso esterno aperto a tutti
In tema di indennità per l’ex direttrice generale dell’Asl di Latina Silvia Cavalli quest’anno Babbo Natale è arrivata in anticipo. Il merito è del suo successore, la dottoressa Sabrina Cenciarelli, che con la delibera 1305 ha liquidato la somma di 2176 euro per il conseguimento degli obiettivi prefissati per il 2022, anno in cui è rimasta in carica prima della promozione a “diggi” dell’allora direttrice amministrativa aziendale. La dottoressa Cenciarelli ha dovuto applicare la delibera di Giunta regionale numero 928 del 23 ottobre che approvava, anche con effetto retroattivo, il conseguimento degli obiettivi prefissati dall’allora guida dell’Asl. La dottoressa Cavalli, ora direttrice generale dell’Asl Roma 6, aveva ottenuto un discreto risultato: 89 punti sui 100 disponibili..