C’era una folta delegazione del centro di preparazione olimpica “Bruno Zauli” di Formia ai funerali svolti martedì pomeriggio presso la Basilica di Campodimonte a Napoli di Davide Tizzano, il presidente della Federcanottaggio, vincitore di due medaglie d’oro olimpiche (una a Seul nel 4 di coppia e l’altra, ad Atlanta, nel doppio) e dirigente sportivo che ha cessato di vivere, a soli 57 anni, dopo una breve ma dura lotta contro un male incurabile. A rappresentare il Cpo di Formia c’erano , tra gli altri, l’attuale responsabile Fabio Rimedio, Mario Di Nucci e lo storico chef Giovanni Vallario di cui il poliederico “direttore” Tizzano era un grande e fidato amico. Il comitato olimpico nazionale ha chiesto ai dirigenti dell’area tecnica Enzo Bartolomeo, Alessio Palumbo e Giampiero Pastore di stringersi attorno alla moglie e ai figlie di Tizzano che, dopo aver contribuito ad evitare la chiusura del “Bruno Zauli” di Formia, era molto impegnato a rilanciare il canottaggio azzurro (di cui è stato eletto presidente federale un anno fa) e ad organizzare, nella veste di presidente del comitato organizzatore, la prossima estate i Giochi del Mediterraneo che, proprio grazie a Tizzano, dopo sette anni (da Napoli) torneranno a disputarsi in Italia, a Taranto.
Davide Tizzano ha lasciato stordito lo sport italiano che l’ha voluto subito omaggiare, subito dopo i suoi commossi funerali, dedicandogli la presentazione del conferimento a Napoli del titolo di Capitale Europea dello sport 2026. Il motivo? L’ha spiegato con una battuta il sindaco Gaetano Manfredi: “Davide ha incarnato i valori più importanti dello sport e dello sport a Napoli”. L’assessore allo sport della Regione Lazio, l’itrana Elena Palazzo, ha confessato sui social di aver appreso “con immenso dolore della scomparsa di Davide Tizzano. Non era soltanto un grande atleta, vincitore di due ori olimpici o il Presidente della Federazione Canottaggio o ancora il Presidente del Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo, era anche un Dirigente dello sport straordinario, che ha risollevato le sorti del centro di preparazione olimpica del Coni di Formia dove da ragazza mi allenavo dopo la scuola. No, Davide era molto di più, era soprattutto un uomo straordinario, un gigante dal cuore grande e sensibile. Era appassionato, determinato, coraggioso, pronto sempre a mettersi in gioco per gli altri, per i suoi valori, per i nostri valori. Ho avuto l’onore di diventare sua amica, di condividere con lui visione e tanto lavoro per lo sport. “Vento e Radici” è stato il titolo del nostro progetto più bello. Mi mancherai Davide, tanto, troppo. Ai suoi figli Rosanna, Vittoria, Leone, Giuseppe e sua moglie Roberta, il mio abbraccio e le mie sentite condoglianze”. Più stringato ma altrettanto significativo è stato il messaggio di cordoglio del sindaco di Formia Gianluca Taddeo: “Il tuo impegno e il tuo esempio lasciano un ricordo indelebile nel cuore della nostra città. Addio Davide”.