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Cassino / Vertenza CMA, prosegue lo sciopero dei lavoratori

CASSINO – C’è forte preoccupazione per le sorti dei lavoratori della CMA di Cassino in sciopero da martedì scorso e in presidio permanente davanti ai cancelli della fabbrica. Venerdì 3 aprile, alle ore 09,00, la Direzione Territoriale del Ministero Del Lavoro di Frosinone, a seguito di richiesta dell’A.S.La COBAS, ha convocato l’Azienda e il Sindacato per individuare congiuntamente una soluzione. Lo sciopero era stato indetto martedi scorso per reclamare il mancato pagamento delle mensilità ai Lavoratori da ottobre 2014 a Febbraio 2015.

“Ad oggi – spiega il sindacato – nonostante la protesta, alcuna proposta conciliativa e pervenuta dalla CMA. A questo punto ci preoccupiamo non solo degli stipendi arretrati ma sopratutto dei 280 posti di lavoro. Il totale silenzio aziendale appalesa la mancanza di volontà della stessa di trovare una soluzione e quindi di continuare ad esistere. Appare evidente che la CMA non sembra aver chiaro quali siano le intenzioni di sviluppo futuro. Siamo preoccupati per i Lavoratori, perchè, fino ad oggi, con la proprietà aziendale abbiamo sempre trovato delle soluzioni flessibili per evitare la chiusura dello stabilimento, mentre non si capisce quale sia la strategia aziendale attuale, visto che non convoca i rappresentanti dei lavoratori, non mostra un piano industriale e sopratutto continua a non pagare i dipendenti.

Non vorremo che questo comportamento nascondesse la volontà di chiudere lo stabilimento.Il timore, dunque, è che l’attività venga trasferita all’estero (Norvegia e Portogallo) dove l’azienda ha aperto di recente altre sedi. La CMA, nel settore di impiantistica industriale, è competitiva in Europa e nel mondo e nonostante non paghi gli stipendi il lavoro è in continuo aumento. ‘obiettivo principale è che non chiuda, perchè una volta chiuso l´esperienza ci insegna che non riaprirebbe più”.