Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente e per svolgere alcune funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie all'interno di ciascuna categoria di consenso riportata di seguito.

I cookie classificati come "Necessari" vengono memorizzati sul tuo browser poiché sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyse the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customised advertisements based on the pages you visited previously and to analyse the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Itri / Rete idrica parallela ed interrogazioni, assemblea con i cittadini il 27 luglio

ITRI – La situazione dell’acqua pubblica fornita da pozzi privati e la rete di distribuzione parallela a quella di Acqualatina che interessano buona parte della città saranno oggetto di un incontro indetto dal sindaco di Itri Antonio Fargiorgio per il 25 luglio. A seguire sabato 27 luglio, presso il Teatro Punto Zero (via degli artigiani, 42 – Itri) avrà luogo il convegno: “L’acqua è un bene di tutti, non un affare di pochi. Al confronto con la cittadinanza, previsto per le ore 18 prenderanno parte gli onorevoli Ilaria Fontana e Raffaele Trano, firmatari insieme a Giuseppa D’Ippolito dell’interrogazione parlamentare proprio sulla vicenda di Itri. Relazioneranno poi la consigliera Regionale Gaia Pernarella ed il consigliere comunale Osvaldo Agresti.

Questa l’interrogazione presentata:

Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

la distribuzione dell’acqua potabile in alcune aree del comune di Itri è affidata ad una rete di acquedotti privata, che secondo alcune stime serve un numero di utenze superiore alle 1000 unità; tale servizio si serve di 5 pozzi ubicati nel medesimo comune, il cui emungimento venne tuttavia autorizzato per scopi irrigui; con nota protocollo 12964 del 9 marzo 2018 la provincia di Latina ha comunicato agli enti e ai concessionari una diffida all’utilizzo delle acque sotterranee prelevate dai pozzi per un uso diverso da quello irriguo individuale per farne derivazione a terzi; le utenze servite dalla suddetta rete acquedottistica non sono inserite all’interno dell’infrastruttura pubblica di Acqualatina Spa, gestore del servizio idrico integrato nell’ATO4 della regione Lazio; l’uso di tali acque per uso potabile andrebbe sottoposta a specifici controlli, ufficiali, al fine di certificare la possibilità di utilizzo; occorre considerare inoltre che tali condizioni di servizio non consentirebbero agli utenti della rete privata di poter rivendicare i diritti dei consumatori richiamati dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera); l’articolo 144 del decreto legislativo n. 152 del 2006 prevede che «tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorché non estratte dal sottosuolo, appartengono al demanio dello Stato»; l’articolo 153 del decreto legislativo n. 152 del 2006 prevede che in caso di inadempienze «(…) qualora la regione non adempia entro quarantacinque giorni, i predetti poteri sostitutivi sono esercitati, previa diffida ad adempiere nel termine di venti giorni, dal Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, mediante nomina di un commissario ad acta»; non risultano attuate delle verifiche in merito agli usi dell’infrastruttura in questioni, così come non si ha notizia dell’esercizio dei poteri di controllo e sostitutivi di cui all’articolo 153 del decreto legislativo n. 152 del 2006; da fonti giornalistiche sarebbe stata avanzata anche l’ipotesi di istituire un consorzio tra gli utenti per regolamentare l’uso delle acque prelevate –: di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto esposto in premessa e se intenda assumere iniziative normative per tutelare la salute dei cittadini e garantire i necessari controlli, evitando così il ripetersi di rischiose situazioni come quella descritta.