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Santi Cosma e Damiano / Incendi: è polemica tra la minoranza consiliare e il Commissario della Comunità montana

SANTI COSMA E DAMIANO – Il presidente commissario della XVII Comunità dei Monti Aurunci di Spigno Saturnia, Alfieri Vellucci, è finito sott’attacco da parte delle minoranze del comune d’appartenenza, Santi Cosma e Damiano, relativamente alla portata delle sue proposte avanzate all’indomani di alcuni incendi dolosi che hanno distrutto ettari ed ettari di inestimabile patrimonio arboreo e boschivo soprattutto nei territori dei comuni più vasti del parco, Formia, Spigno Saturnia ed Itri.

Il presidente era arrivato ad ipotizzare, ad agosto inoltrato, l’installazione di fotocamere in punti strategici (ma da modificare in continuazione) ed una diversa collaborazione tra tutti i comuni facenti parte (e non) dell’ente montano di cui Alfieri Vellucci è correttamente al momento commissario straordinario. Sempre ad agosto inoltrato Afieri aveva ipotizzato di promuovere “in maniera più incisiva” una lotta alla piaga, ambientale, economica e finanche culturale, degli incendi, magari nel sottobosco attraverso una concertazione tra enti locali, Carabinieri Forestali e XVII Comunità Montana. Il presidente commissario Alfieri ammette come l’ente  di cui è a capo sia in una fase di transizione sotto il profilo gestionale e normativo ma, anche dopo l’acquisto di strumenti preventivi come alcuni droni, bisogna fare di più per contrastare la piaga degli incendi che ha definito una “forma mafiosa”.

Ma la XVII Comunità Montana avrebbe potuto anticipare le iniziative di tanti nipotini di Nerone in circolazione sul territorio degli Aurunci? I consiglieri d’opposizione al comune di Santi Cosma e Damiano, Rolando Bozzella, Carmela Cassetta, Ester D’Aprano e Luca Rossi danno una risposta affermativa al quesito del commissario presidente Alfieri, soprattutto relativamente alla promozione dell’”intento collaborativo” con i Sindaci del comprensorio, in particolar  modo quando si menziona il comune di Santi Cosma e Damiano.

“Vellucci è nato politicamente e istituzionalmente dalla volontà dell’attuale sindaco Taddeo ed a lui è obbediente in ogni scelta operativa – esordiscono i consiglieri Bozzella, Cassetta, D’Aprano e Rossi – Negli ultimi quattro anni di fatto la XVII Comunità montana ha collaborato con il sindaco Taddeo, spendendo soldi e tempo dei suoi dipendenti per espletare opere di pulizia delle strade comunali. Sarebbe stato comprensibile e legittimo se fossero state coinvolte strade montane. Invece no, perché quelle non portano consensi elettorali. L’ente montano ha deciso, ignaro dei suggerimenti che ha puntualmente ricevuto anche dal nostro gruppo consiliare, di spendere tempo e soldi per abbellire piazze e pulire strade praticate dai cittadini in maniera da poter aumentare il consenso elettorale. Ci aspettavamo che questo atteggiamento il commissario Vellucci lo avesse intrapreso tre anni fa, assolvendo al suo ruolo istituzionale, immediatamente dopo i primi e devastanti incendi che interessarono il nostro territorio nel 2018. Alfieri è rimasto sordo alle rimostranze del nostro gruppo politico preferendo assolvere  ai comandi del padre politico Taddeo e venirsene oggi con dichiarazioni che sinceramente ci appaiono un ulteriore schiaffo all’intelligenza dei cittadini del comprensorio“.

“Non andremo da nessuna parte fino a quando chi ci governa  – rincara la dose il gruppo di opposizione al comune di San Cosma e Damiano  – svolge questo ruolo con la unica visione miope del consenso in vista solo ed esclusivamente della successiva tornata elettorale. Vellucci sa però che gestire il potere politico in questo modo gli garantirà il sostegno di Taddeo alla candidatura di sindaco dopo la sua seconda consiliatura qualora l’attuale sindaco e cognato venisse riconfermato alle prossime amministrative del 2022″.

“Siamo molto perplessi – ha concluso il capogruppo Bozzella –  che possa cambiare il suo operato tenendo realmente a mente il ruolo dell’ente che amministra”.

Durissimo è stato anche il commento del predecessore di Alfieri Vellucci alla guida dell’ente montano di Spigno Saturnia, il formiano Nicola Riccardelli: “Questa gestione la smetta di approntare e approvare delibere per la concessione di contributi ad  associazioni  per l’organizzazione delle sagre di cozze e telline.  L’attuale presidenza non ha previsto un euro di finanziamento per permettere di operare alle squadre antincendio e prevenzione e tantomeno per manutenere i beni immobili dell’ente. Invito il dottor Vellucci a compiere un sopralluogo sul territorio montano di Formia presso l’area del Pellegrino e lungo il sentiero di collegamento all’eremo di S. Michele sul Redentore. Le staccionate di protezione sono distrutte da anni.  Nella gestione di questo ente purtroppo non c’è nulla di montano”.