FORMIA – Si è avvalso della facoltà di non rispondere Giancarlo Pagliaro, l’imprenditore di 67 anni di Mondragone comparso mercoledì davanti il Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Rosaria Dello Stritto perché accusato di aver ucciso lunedì mattina in un distributore di benzina sulla via Domiziana il commerciante di auto di Formia Luigi Magrino, di 41 anni.
L’uomo, difeso dagli avvocati Antonio Miraglia e Alfonso Quarto, ha giustificato il suo comportamento processuale per lo stato confusionale in cui si trova dopo i colpi di pistola sparati, al termine di una colluttazione avvenuta all’interno del Suv di Magrino, con un pistola detenuta dalla vittima. Se il Gip Dello Stritto ha convalidato l’arresto, facendo cadere tutte le aggravanti compresa la premeditazione, la difesa di Pagliaro ha fatto sapere di esaminare il contenuto dell’ordinanza custodiale richiesta dal sostituto procuratore Stefania Pontillo prima di presentare un quasi sicuro ricorso al Riesame.
Secondo le prime risultanze investigative dei Carabinieri del Reperto Territoriale di Mondragone Pagliaro avrebbe sparato almeno due colpi di pistola all’indirizzo di Magrino perché stanco ed esasperato per un raggiro milionario patito negli ultimi tempi, per una presunta richiesta estorsiva e, con essa, di minacce subite insieme ai figli. La difesa di Pagliaro attende di conoscere l’esito dell’autopsia che, disposta dalla Procura, è stata eseguita nel pomeriggio di martedì presso l’istituto di medicina legale di Caserta.
Ad eseguire l’esame tecnico irripetibile è stato il medico legale, Antonio Palmieri, secondo il quale – in base alle prime indiscrezioni – ad uccidere il commerciante di auto di Formia – conosciuto alle forze dell’ordine i suoi precedenti per truffa e stalking ai danni dell’ex moglie residente nel quartiere di Rio Fresco .- sarebbero stati due colpi di pistola che hanno raggiunto Margino sul viso e all’altezza del collo.