FORMIA – Si sono registrate oggi alcune difficoltà oggettive per persone disabili, o comunque a mobilità ridotta, di esercitare il proprio diritto di voto. Gli episodi, denunciati dalla consigliera comunale di Formia Paola Villa, che si è detta pronta ad interessare anche il prefetto di Latina, sono stati segnalati alla scuola Lorenzo Milani di Maranola. Nella scuola sono tuttora aperte le urne per esprimere il proprio voto per i cinque quesiti previsti per il referendum dell’8 e 9 giugno, quattro in tema di tutela dei lavoratori ed uno in tema di diritti degli immigrati. “La scuola è dotata di due accessi, spiega Paola Villa. Il primo, di fronte l’ufficio postale, era chiuso. Per affrontare l’altro accesso, invece, sarebbe stato necessario utilizzare una scaletta difficile da salire ed impossibile autonomamente”. La complicazione è avvenuta perché il nuovo ascensore realizzato dall’amministrazione comunale non è di fatto ancora funzionante ed in ogni caso non lo era ieri. “Quando le persone che dovevano votare si sono accorte della situazione, ribadisce Paola Villa, hanno preferito tornare indietro e non esercitare il proprio legittimo diritto di voto”.
Abbastanza chiara è la normativa del ministero dell’interno che fa riferimento alla legge 17/2003 che prevede nuove norme per gli elettori affetti da infermità.
“Gli elettori non deambulanti – spiega il ministero dell’Interno – possono esercitare il loro diritto di voto in altra sezione del Comune, che sia ubicata in stabile privo di barriere architettoniche e dove sia allestita almeno una cabina elettorale che abbia i seguenti requisiti:
– accessibilità alle carrozzelle;
– lista dei candidati affissa ad una altezza che consenta una agevole lettura;
– piano di scrittura con altezza di circa 80 centimetri;
– identificazione di tale cabina con affissione di apposita segnaletica;
La legge 15 del 1991 specifica che nei comuni ripartiti in più collegi, la sezione scelta dall’elettore non deambulante deve appartenere al medesimo collegio nel quale è compresa la sezione nelle cui liste l’elettore è iscritto.
L’art.29 della legge 104 del 1992 stabilisce che i Comuni debbano organizzare, in occasione di consultazioni elettorali, un servizio di trasporto per facilitare ai disabili il raggiungimento del seggio elettorale. Le aziende sanitarie locali debbono predisporre, nei 3 giorni precedenti la consultazione elettorale, un servizio nei vari Comuni, per il rilascio delle attestazioni della condizione di non deambulante. Tali certificati, rilasciati gratuitamente dai medici della A.S.L., devono essere esibiti al presidente del seggio prescelto. Il disabile si può far accompagnare in cabina da un accompagnatore di fiducia”.
“Il fatto è – ha concluso Paola Villa – che nessuno ha avvertito preventivamente queste persone che l’ascensore non era funzionante, né di una eventuale possibilità di votare da un’altra parte”.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.