FORMIA – Un altro tragico capitolo nella lotta contro l’inquinamento marino si è scritto questa mattina sul lungomare di Vindicio, dove un delfino è stato ritrovato morto, spiaggiato, probabilmente soffocato da un oggetto di plastica. A fare la triste scoperta sono stati alcuni cittadini che, all’alba, si stavano recando in spiaggia per una passeggiata. La carcassa dell’animale giaceva a pochi metri dalla riva, con evidenti segni di sofferenza.
Immediatamente allertata, la polizia locale è intervenuta sul posto insieme al servizio veterinario dell’Asl per la rimozione del corpo e per avviare gli accertamenti del caso. Secondo i primi rilievi, si tratterebbe di un esemplare adulto di delfino, morto a causa di un corpo estraneo che ha ostruito le vie respiratorie.
Questo tragico ritrovamento si aggiunge a una lunga lista di animali marini — tartarughe, pesci, cetacei — uccisi ogni anno dalle tonnellate di plastica disperse nei mari. Reti da pesca abbandonate, sacchetti di plastica e rifiuti vari rappresentano un pericolo mortale per la fauna marina, e il litorale pontino non fa eccezione.
La morte di questo delfino ripropone con forza la drammatica attualità del problema: la plastica, simbolo del nostro consumo irresponsabile, continua a uccidere silenziosamente. Il mare restituisce così le conseguenze delle nostre azioni, lasciandoci un messaggio tanto forte quanto drammatico.
Le autorità invitano i cittadini a segnalare tempestivamente la presenza di animali feriti o in difficoltà e a non abbandonare rifiuti sulle spiagge, ricordando che ogni piccolo gesto può fare la differenza per la salvaguardia dell’ecosistema marino.