FORMIA – La stagione balneare è già iniziata, ma l’assegnazione delle spiagge libere non è stata ancora fatta. L’ordinanza della capitaneria di porto ha fatto scattare l’obbligo dal il 17 maggio, mentre le buste di gara sono state aperte a fine maggio ma la procedura non è stata ancora conclusa. Uno stato di incertezza che, di fatto, ha determinato anche uno stato di incertezza sull’espletamento del servizio di salvamento, obbligatorio per il comune. Ma ci sono anche altri tipi di rimostranze di tipo sociale.
“Non è stata messa la passerella a Vindicio, prevista per la Bandiera Blu, che doveva permettere alle persone con disabilità di accedere alla spiaggia – ha detto la consigliera Immacolata Arnone – Prima la propaganda e poi, forse, i servizi!
Di seguito una nota ufficiale del consigliere Luca Magliozzi. “A Formia le spiagge libere vengono ancora affidate con una convenzione che obbliga gli operatori al “tracciamento degli utenti” e al rispetto delle “misure di distanziamento per il contrasto del Covid”. Sì, Covid. Nel 2025.
Quindi, quando verrà affidata, la spiaggia libera dovrà essere “contingentata” come se fossimo ancora in emergenza sanitaria. Ma l’altro paradosso è proprio questo: il quando.
Perché quella convenzione non è nemmeno operativa. L’affidamento non è stato ancora concluso. Le buste con le offerte sono state aperte solo a fine maggio. Nel frattempo, a giugno inoltrato, la stagione balneare è cominciata da più di un mese e non si è ancora pronti.
Eppure la legge è chiarissima: il Comune ha l’obbligo di garantire assistenza e sicurezza alla balneazione nei tratti degli arenili liberi. L’ordinanza della Capitaneria di Porto stabilisce che questo obbligo scatta dal 17 maggio.
Parliamo di una procedura semplice, che dovrebbe partire con l’inizio della stagione. Ed invece, nulla. L’Amministrazione non si è nemmeno sforzata di dare un indirizzo politico particolare o uno sguardo d’insieme. La scelta degli operatori si basa esclusivamente su un criterio economico: chi offre più della base d’asta di 3.204,53 euro prende la gestione. Nessun punteggio per la qualità. Nessun incentivo per servizi a persone con disabilità, famiglie, bambini o fragili. Manco lo sforzo di provare a usare il bando per migliorare l’offerta turistica della città.
Il solito minimo. Che stavolta nemmeno basta: la procedura è ancora bloccata, mentre le spiagge si riempiono. E senza bagnini, senza vigilanza, senza controllo, non è solo cattiva gestione, è anche un problema di sicurezza. parla di turismo? Purtroppo, non basta una bandiera per diventare una città normale.”