Gaeta / Tari, respinte le modifiche alle tariffe chieste dal pd

GAETA – La maggioranza Leccese si è spaccata sull’approvazione in consiglio delle nuove tariffe della Tari e l’assessore al bilancio Luca Gallinaro ha ammesso le pecche evidenziate dall’opposizione. I consiglieri del partito democratico avevano una ricetta alternativa, quella della cancellazione dello sconto del 30% a favore degli stabilimenti balneari, ma sono rimasti inascoltati. Di seguito la nota di Emiliano Scinicariello e Franco De Angelis. 

Nel Consiglio Comunale di martedì una maggioranza sempre più risicata maggioranza ha approvato le tariffe TARI. Anche questa volta il nostro voto è stato contrario, con l’unica differenza che per la prima volta da 8 anni a questa parte non siamo rimasti soli ad esprimere dissenso su questo tema.

Riteniamo da sempre queste tariffe ingiuste per i cittadini di Gaeta, e quest’anno lo sono ancor di più per tanti motivi. La qualità del servizio non all’altezza del suo enorme costo e il crollo ai minimi storici della percentuale di raccolta differenziata sono due di quei motivi. A questi si aggiunge il dato macroscopico dell’abusivismo e dell’evasione, per stessa ammissione dell’assessore Gallinaro (finalmente anche lui sulle nostre posizioni…), che generano un doppio danno alla Città, sia perché la rendono più sporca sia perché la quota di abusivismo ed evasione va a gravare una volta di più sui cittadini onesti. E in ultimo, ma non per importanza, il perseverare nel privilegio tariffario per alcune categorie proprio in un anno particolarissimo come quello del “discusso” – è un eufemismo – rinnovo delle concessioni demaniali balneari.
Ecco, di fronte a tutto questo abbiamo fatto, come Consiglieri Comunali del Partito Democratico, una proposta semplice: ai sensi dell’art. 82 del Regolamento Comunale abbiamo posto la pregiudiziale sul punto, chiedendo di sospenderlo e rinviarlo per l’approvazione entro il 30 giugno. La nostra volontà era quella di riequilibrare le tariffe TARI con un atto non solo simbolico, togliendo lo sconto del 30% agli stabilimenti balneari (utenza non residenziale) e ridurre di pari importo la quota TARI alle utenze residenziali. Sarebbe stato un piccolo, ma concreto segnale di vicinanza alla cittadinanza che paga caro il costo di un servizio sempre meno all’altezza delle aspettative. La risposta del Presidente Speringo, in termini regolamentari, è stata quella di respingere la proposta, sentita la maggioranza. Almeno adesso è chiaro chi sta dalla parte dei cittadini (tutti) e chi solo da quella di qualche categoria.
Purtroppo la proposta di noi Consiglieri Comunali del Partito Democratico, lanciata proprio un anno fa all’Assessore Gallinaro, di rivedere insieme il sistema tariffario della TARI è caduta nel vuoto, ed oggi si capisce il perché.