Latina / Sposa bambina a 13 anni, il comune parte civile nell’udienza preliminare

LATINA – La giunta ha dato mandato all’avvocato Cateria Egeo di presentare formale dichiarazione di costituzione di parte civile del Comune di Latina nel procedimento penale a carico dei quattro indagati sul caso della sposa bambina. L’udienza è fissata davanti al Gip del tribunale di Latina per martedì primo luglio.
La decisione è contenuta nella deliberazione proposta dall’Avvocatura comunale, su indirizzo del sindaco Matilde Celentano che già a marzo di quest’anno, venendo a conoscenza da articoli di stampa dell’inchiesta giudiziaria che aveva fatto emergere reati gravissimi, risalenti al 2021, in danno di due minorenni, aveva richiesto ai togati dell’ente municipale di predisporre ogni utile atto e proposta di delibera ritenuti necessari per la costituzione di parte civile del Comune nel futuro giudizio penale a carico dei presunti responsabili.
La deliberazione è stata approvata oggi, in vista dell’udienza preliminare a carico dei genitori naturali di una ragazzina di 13 anni, non ancora compiuti all’epoca dei fatti, costretta ad unirsi in matrimonio, secondo rito rom, con un giovane non ancora maggiorenne, e a carico dei genitori naturali di quest’ultimo. Infatti secondo l’ipotesi accusatoria, nessuno avrebbe impedito che la ragazzina andasse a convivere, né che fossero commessi atti sessuali a seguito dei quali sarebbe derivato lo stato di gravidanza della minorenne.
“Ogni genitore – ha affermato il sindaco Celentano – ha l’obbligo di tutelare la vita, l’incolumità e la moralità sessuale dei minori contro le aggressioni altrui, adottando anche le misure più drastiche per il raggiungimento di tale scopo. Secondo quanto emerso dall’inchiesta della Procura sul caso specifico, i genitori della bambina e quelli del ragazzo si sarebbero resi complici di un matrimonio in violazione della legislazione vigente con gravi conseguenze”.
“Come Sindaco – ha proseguito la prima cittadina – ho sentito la responsabilità di intervenire attivamente, avendo l’intera vicenda colpito l’attenzione pubblica, oltre che quella dell’amministrazione nota per l’impegno a favore della tutela e garanzia dei diritti umani, in generale, e del rispetto della legislazione vigente in materia di matrimonio e alla prevenzione di fenomeni di violenza e sfruttamento nei confronti dei minori. L’Avvocatura comunale, che ringrazio, ha accolto la mia istanza, riconoscendo valide le motivazioni per la dichiarazione di costituzione di parte civile del Comune. Saremo presenti, la prossima settimana, all’udienza fissata davanti al Gip per la richiesta di rinvio a giudizio dei quattro indagati in concorso”.