Formia / La decima stagione del Teatro Classico presentata a Montecitorio

FORMIA – La decima edizione del teatro classico di Formia è stata presentata ieri nella sala stampa di Montecitorio alla presenza del presidente della commissione Cultura Federico Mollicone. Nel suo discorso il presidente ha sottolineato come la manifestazione sia perfettamente in linea con gli elementi tracciati nel progetto di riforma del settore che sta per presentare alla camera dei Deputati. Successivamente Il direttore Vincenzo Zingaro e l’assessore Luigia Bonelli hanno spiegato il programma ed aggiunto alcuni dettagli. In particolare Zingaro ha insistito su tre aspetti: La longevità delle compagnie (tra cui anche la sua compagnia Castalia del Teatro stabile Arcobaleno di Roma) che partecipano al Festival, la conferma, anche quest’anno attraverso la rappresentazione dell’Adelchi di Alessandro Manzoni di sperimentazioni volte al connubio tra musica e verso, l’ulteriore allargamento delle rappresentazioni ai “Classici senza tempo”, opere né greche né romane introdotte per la prima volta lo scorso anno con l’Ariosto e che quest’anno sono diventate addirittura tre. La manifestazione è finanziata dalla Regione Lazio per un importo di 25mila euro, a cui si aggiunge un contributo del comune ed il costo del biglietto, come di seguito riportato. 

IL DISCORSO DEL PRESIDENTE FEDERICO MOLLICONE

“Dieci edizioni  rappresentano un traguardo significativo, ma anche un momento di riflessione e di rinnovamento. In questo decennio il festival si è distinto per la qualità delle proposte artistiche, per la capacità di valorizzare il patrimonio teatrale classico, in un contesto di rara bellezza come quello dell’Area archeologica di Caposele. Questi luoghi, carichi di storia e di memoria, in cui un tempo sorgeva la villa di Marco Tullio Cicerone, non sono soltanto un luogo scenografico di incomparabile bellezza, ma un vero e proprio coprotagonista culturale. È qui che il teatro classico trova la sua dimensione più autentica, in dialogo diretto con la storia che ha visto nascere questi capolavori immortali. Nella mia proposta di riforma, che sarà presto in aula, “Italia in scena”, uno dei tre assi è esattamente quello della ‘contaminazione dei pubblici’ attraverso la sistematizzazione e la creazione di circuito, denominato appunto “Italia in Scena”, di spettacoli dal vivo nei punti archeologici e nei beni culturali, sull’esempio di quanto istituito, quando ero presidente della commissione cultura per Roma Capitale e che si chiamava “Roma in scena”. Quindi, come già sperimentato, gli spettacoli creano una maggiore frequentazione di quei luoghi archeologici, anche nei mesi successivi.

Lo straordinario successo delle passate edizioni testimonia non solo la qualità delle proposte artistiche, ma anche la capacità di questo evento di parlare a tutte le generazioni attraverso adattamenti intelligenti, regie innovative, di quelli che sono i capolavori del teatro greco e latino e che riescono così a parlare alla sensibilità delle persone.
Grazie all’importante lavoro di valorizzazione svolto da Vincenzo Zingaro, che ha ricevuto importanti riconoscimenti universitari, per questo lavoro sul teatro antico attualizzato, il Festival ha sempre mantenuto un livello artistico di eccellenza assoluta. La sua esperienza con la compagnia Castalia del Teatro Arcobaleno garantisce qualità artistica e sensibilità culturale.

Il festival si conferma dunque un laboratorio dinamico capace di evolversi mantenendo salda la propria identità. La città di Formia, con il suo straordinario patrimonio archeologico culturale e con la sua storia millenaria, rappresenta sempre più lo scenario ideale per questa rappresentazione della cultura teatrale. La città che ha ospitato nelle sue ville patrizie imperatori, che conserva nel suo museo tesori di inestimabile valore, continua la sua vocazione di centro culturale di eccellenza”.

IL PROGRAMMA

Il programma prevede 8 spettacoli. Come evidenziato cinque riguardano il teatro greco e latino, mentre le altre opere che andranno in scena sono di epoca più moderna, ma considerate ormai come “classici eterni”.

12 luglio 2025, ore 21:15 – Area archeologica di
Caposele
“I MENECMI”, di T.M. Plauto
adattamento e regia di Vincenzo Zingaro
15 luglio 2025, ore 21:15 – Area archeologica di
Caposele
“ELETTRA”, di Sofocle
regia di Giuseppe Argirò
19 luglio 2025, ore 21:15 – Area archeologica di
Caposele
“ORESTE”, di Euripide
regia di Alessandro Machia
23 luglio 2025, ore 21:15 – Area archeologica di
Caposele
“MANDRAGOLA” di N. Machiavelli
regia di Nicasio Anzelmo
26 luglio 2025, ore 21:15 – Area archeologica di
Caposele
“I CAVALIERI”, di Aristofane
regia di Cinzia Maccagnano
30 luglio 2025, ore 21:15 – Area archeologica di
Caposele
“IL VOLPONE” di Ben Johnson,
regia di Carlo Emilio Lerici
1 agosto 2025, ore 21:15 – Area archeologica di
Caposele
“SATYRICON” di Petronio
regia di Francesco Polizzi
6 agosto 2025, ore 21:15 – Area archeologica di
Caposele
“ADELCHI” di Alessandro Manzoni
regia di Vincenzo Zingaro

COME PARTECIPARE AGLI SPETTACOLI

I biglietti per gli spettacoli del Festival del Teatro Classico sono disponibili on sulle piattaforme di Ticket One e Go2. Il biglietto singolo costa 15 euro a cui occorre aggiungere 2 euro in caso di acquisto online. La vendita diretta dei biglietti cartacei partirà invece i primi di luglio presso i seguenti punti vendita: Bar Vittoria (piazza Vittoria) e Agenzia New World Travel (presso Centro Commerciale Itaca).  Per i minori l’ingresso è gratuito. L’ abbonamento da 4 spettacoli costa 48,00 euro e prevede due pacchetti distinti per i primi quattro spettacoli oppure gli ultimi 4. L’abbonamento completo da 8 Spettacoli costa invece 80,00 euro.