LATINA – “Il ministero della Salute assicura il pieno supporto alla rete dei servizi sanitari e territoriali. Proprio con questo approccio di dialogo e collaborazione costruttiva, il 12 agosto una delegazione di esperti del ministero sarà a Latina e a Caserta per un incontro con le autorità regionali, locali e sanitarie”. Così il ministro Orazio Schillaci, oggi in audizione presso la decima commissione del Senato.
“Ad oggi, secondo i casi notificati sulla piattaforma nazionale coordinata dall’Istituto superiore di sanità (Iss), l’Italia ha registrato 145 casi confermati di infezione da West Nile Virus nell’uomo. Nel 2018, anno con un inizio stagionale precoce, sono stati registrati sulla piattaforma nazionale 618 casi e 49 decessi. Nel 2022, si sono registrati 728 casi confermati e 51 decessi”.
I casi regione per regione
Dei 145 casi registrati finora nel 2025, “59 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva” inoltre si sono verificati “10 casi asintomatici identificati in donatori di sangue, 75 casi di febbre e 1 caso asintomatico, con la seguente distribuzione dei casi regionale: 93 Lazio, 24 Campania, 14 Veneto, 4 Piemonte, 3 Lombardia, 4 Emilia Romagna, 2 Sardegna, 1 Puglia. Le regioni con maggiore distribuzione di casi sono al momento la regione Lazio e la regione Campania”.
Decessi
Per quanto riguarda i decessi il ministro ha citato 12 casi, (1 Piemonte, 4 Lazio, 7 Campania)”, basandosi sui dati registrati al momento nella piattaforma dell’Istituto Superiore di Sanità. Evidentemente non ha tenuto conto del quinto decesso in provincia di Latina, riportato da tutte le testate giornalistiche che fa lievitare il numero a 13.
Fino al 31 luglio 2024, erano stati segnalati 28 casi di infezione con 2 decessi. Tuttavia, entro novembre 2024, il numero totale di casi era salito a 484, con 36 decessi.