SUDPONTINO / Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’associazione per la lotta contro le illegalità e le mafie “Antonino Caponnetto”, guidata dalla presidente Simona Ricotti, inerente alla situazione politica, economica e giudiziaria nel Sudpontino.
“L’associazione per la lotta contro le illegalità e le mafie “Antonino Caponnetto”, ritiene doveroso
evidenziare ancora una volta l’inquietante situazione del sud pontino. Emerge con chiarezza, e la nostra Associazione lo ha sempre denunciato, che da oltre 40 anni personaggi legati alla camorra operano in maniera diretta o per interposte persone nel territorio del sud pontino, troppo spesso nel silenzio, quando non la complicità, delle istituzioni.
Le notizie di stampa degli ultimi giorni che parlano di rapporti tra l’imprenditore di Casal di Principe,
Nicola Schiavone detto”o russ”, con persone con ruoli specifici del comune di Minturno, attraverso
un addetto alle mense scolastiche per ottenere appalti nel settore LLPP, appalti per chiamata senza
gara, ne è esempio emblematico. Tutto questo nell’informativa della DIA che riguarda le indagini su Nicola Schiavone e incontri più volte registrati.
Da ultimo, sempre sulla stampa, la notizia della nomina fiduciaria a Gaeta da parte del Sindaco di
un dirigente, in precedenza in servizio a Sessa, Ponza e Minturno, il cui nome ricorre in alcune
indagini della DDA di Napoli. Nomina, quanto meno inopportuna.
L’associazione A. Caponnetto esprime la propria preoccupazione davanti alla continua
sottovalutazione dei problemi che stanno uccidendo un Territorio. Il Commercio e l’edilizia
risultano sempre più inquinati da riciclaggio, usura e traffico di droga.
Si rende sempre più inderogabile la presenza di una sezione staccata della DIA e un super
commissariato a coordinare e supportare l’azione delle forze dell’ordine, sempre encomiabili, ma
purtroppo insufficienti, sul territorio.
E ritorniamo a sottolineare l’errore fatto dalla Politica di sopprimere la sezione del Tribunale di
Gaeta, che andava invece, proprio per la peculiarità del territorio, potenziata con una sezione della
Procura della Repubblica.
Le amministrazioni comunali dovrebbero essere particolarmente attente ai rapporti con terzi, che
implicano interventi sul territorio, attivando i doverosi anticorpi soprattutto quando si ricorre ad
appalti e subappalti al fine di evitare che venga messa a rischio l’integrità delle istituzioni e si
creino situazioni di malagestio della cosa pubblica e dinamiche di distorsione della libera
concorrenza”.