FORMIA – Al momento è un’associazione culturale che, costituitasi qualche mese fa con l’impegno di avviare una vera campagna tesseramento (nella società civile e tra i banchi delle minoranze nel consiglio comunale d Formia) al fine di contribuire alla risoluzione delle principali problematiche della città, ha l’ambizione – mai smentita – di trasformarsi (quanto prima) in una lista civica da formalizzare in vita delle elezioni amministrative della primavera 2027. Nonostante le immancabili indiscrezioni sui nome dei papabili candidati a sindaco, “Iniziativa per Formia” – è il nome dell’associazione – ha un presidente avvocato Luca Scipione che, consigliere comunale di Forza Italia a 32 anni, è considerato uno dei due “ingegneri” che nel 2021 ha progettato il laboratorio politico elettorale che ha consentito al sindaco Gianluca Taddeo di diventare sindaco di Formia.
I due da due anni fanno fatica a scambiarsi un saluto e la rottura ha una genesi ben precisa: la revoca dell’incarico di assessore alle attività produttive alla cognata dell’avvocato Luca Scipione (che però ha sempre smentito la circostanza), Chiara Avallone. L’associazione “Iniziativa per Formia avrebbe voluto creare un feeling politico-amministrativo con le divise ed eterogenee minoranze presenti nel comunale di Formia ma i personalismi alla distanza sono prevalsi e la decisione da coltivare e portare avanti è stata , in occasione della ripresa dell’attività politico-amministrativa, quella di promuovere una serie di iniziative, analisi ed un dibattito sulle principali emergenze della città “questa amministrazione non ha saputo affrontare e risolvere”.
“Iniziativa per Formia ha iniziato il suo “autunno caldo” su una questione molto sensibile per l’opinione pubblica: la viabilità e la riproposta litania sul progetto della strada Pedemontana. Il sindaco Taddeo – benché dica e pensi il contrario – non sottovaluta il percorso associativo che effettuerà nei prossimi mesi “Iniziativa per Formia” che potrebbe irrobustirsi, in vista del voto della primavera 2027, con “pezzi” dell’opposizione (soprattutto di area centrosinistra) e, perché no, mettendo il naso nel recinto della maggioranza taddeiana che, al momento è stato rinchiuso dal sindaco con la nomina di tre assessori e la ricomposizione del plenum della Giunta ma potrebbe riaprisi in occasione delle prossime scadenze in arrivo in consiglio comunale entro la fine dell’anno: l’approvazione del Pua, il piano di utilizzo degli arenili, e, quando sarà, del bilancio di previsione.
“Iniziativa per Formia” ha deciso di inaugurare la sua campagna di autunno nei giorni in cui il consiglio comunale di Formia non è stato convocato per l’approvazione delle osservazioni al nuovo progetto della strada Pedemontana entro la data del 5 settembre. L’hanno fatto singolarmente i sindaci di Formia e Gaeta ma la prima città necessità di soluzioni urgenti per curare il suo principale tumore: la viabilità urbana e quella di attraversamento. Da anni, sin dalle amministrazioni di centro sinistra , si attende il varo del piano Urbano del Traffico (Put), il documento che dovrebbe contenere per legge una serie di interventi coordinati per migliorare la circolazione stradale e la mobilità di pedoni, mezzi pubblici e veicoli privati in un’area urbana.
Primo affondo senza peli sulla lingua da parte del presidente Scipione: “In una città con gravi problemi di viabilità come Formia, il Put avrebbe dovuto essere uno dei primi e più importanti atti da sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale. Sono invece passati ben 4 anni dall’insediamento della attuale Amministrazione, ma di Put neanche l’ombra. Eppure, a differenza della chimera Pedemontana, approvando il Put, la città si sarebbe dotata di soluzioni concrete per migliorarne il flusso del traffico.”. L’associazione “Iniziativa per Formia” si interroga o, meglio, cerca di individuare le ragioni sulla mancata approvando di quello che resta uno strumento urbanistico: ”Un fatto è certo, lavorando al Put, alcuni interventi potevano essere avviati almeno in via sperimentale. Si poteva sperimentare, ad esempio, una rotonda in Via Unità d’Italia all’altezza dell’incrocio semaforico di Vindicio ed un’altra nel tratto iniziale della Variante Formia-Garigliano all’altezza dell’incrocio semaforico con via Olivastro Spaventola. Si sarebbero potuti realizzare due sottopassi pedonali a servire entrambe le rotonde esistenti, con l’eliminazione finalmente dell’impianto semaforico in prossimità della Caserma dei Carabinieri. E ancora, senza neanche troppi sforzi, si poteva predisporre la razionalizzazione degli (eccessivi) attraversamenti pedonali lungo Via Unità d’Italia. Beninteso, qui stiamo parlando di interventi di ordinaria amministrazione e non di mirabolanti obiettivi ben più esaustivi, laddove, invece, il Put per sua natura ha un respiro più ampio.E qui veniamo probabilmente al vero problema, che è a monte dell’inerzia mostrata nell’affrontare il tema della mobilità (e non solo), e che fornisce la risposta a queste domande”.
“Iniziativa per Formi” non poteva non attaccare frontalmente e politicamente il sindaco Taddeo e la sua amministrazione di centro destra. E le accuse sono pesanti come macigni: ”Alla nostra città oggi manca il respiro, l’ambizione, lo scopo. La causa di questo è una politica asfittica, per molti tratti padronale e autoritaria, più confacente ad un paesotto di poche anime (chiaro il riferimento della località d’origine del primo cittadino, Santi Cosma e Damiano) che ad una cittadina di 40mila abitanti che si affaccia sul mare del Golfo di Gaeta e che vanta ben tre borghi collinari. Se l’Amministrazione attuale avesse respiro, ambizione, scopo, oggi Formia avrebbe il suo Piano urbano del traffico, il suo Put, e tutti, cittadini residenti e turisti, ne starebbero già beneficiando.”. E quando sarà campagna elettorale, quali sono i toni che saranno utilizzati? Bisognerà solo attendere..