FORMIA – Il secondo ospedale della provincia di Latina, il “Dono Svizzero”, avrà un nuovo ed effettivo direttore sanitario. Almeno per i prossimi cinque anni e senza più l’ombrello dell’istituto della proroga. Che la direttrice generale dell’Asl pontina Sabrina Cenciarelli voglia sul serio la gestione del più importante nosocomio del Golfo – in attesa naturalmente della realizzazione del Policlinico del Golfo – ha dimostrato sottoscrivendo giovedì la delibera numero 1029 con cui ha indetto un avviso pubblico, per titoli e colloquio, per il conferimento a un dirigente Medico, disciplina Direzione Medica di Presidio Ospedaliero, dell’incarico quinquennale di Direzione della Uoc Direzione Medica di Presidio DEA I dell’Asl di Latina. Insomma del “Dono Svizzero”. Si tratta di una prova concorsuale che, inserita nel nuovo atto aziendale del 17 marzo scorso, è stato naturalmente autorizzato dalla direzione sanità della Regione e l’11 giugno scorso dal collegio di direzione della stessa Asl. L’ospedale di Formia merita le dovute attenzioni a livello di management e la dottoressa Cenciarelli ha capito bene che, una struttura “così complessa”, non può essere gestita – com’è avvenuto sinora con spirito di sacrificio e professionalità dal dottor Pino Ciarlo – facendo ricorso alle periodiche e poco salutari proroghe.
L’incarico, dopo i primi cinque anni, potrà essere prorogato ma a deciderlo sarà una commissione di valutazione così come la stessa Asl – si legge nella delibera di approvazione del bando – si “riserva la facoltà di revocare o annullare, per motivate esigenze, questa procedura pubblica prima dell’effettiva immissione in servizio del candidato prescelto e salvo diverse determinazioni che la Regione Lazio vorrà adottare nel merito”. Sono stati nel frattempo informati i sindacati, l’ufficio personale dell’Asl invitato ad “adottare le forme di pubblicità previste per legge” e di fare presto “stante l’urgenza di ricoprire il posto di direttore titolare”. E mentre impazza il toto nomine quando l’avviso è on line soltanto da 48 ore, l’auspicio del ricorso ad un dirigente a tempo pieno coniugarsi con una nomina di merito per competenza e capacità professionali e possa riportare quella che fino a qualche anno fa è stata l’ assistenza ospedaliera del “Dono Svizzero” nella Provincia di Latina ma anche sui territori della provincia di Frosinone (almeno la parte sud) e quelli a nord della Regione Campania. Ad oggi, purtroppo, si può solo prendere atto di una crisi strutturale e sistemica del nosocomio che penalizza la stabilità, la credibilità e la tenuta dei servizi, favorendo, tra l’altro, una fuga costante di operatori verso strutture sanitarie di altre città e regioni in cui vengono garantite migliori condizioni di lavoro e maggiori opportunità di crescita formativa, professionale e di carriera- Questa situazione si sta evidenziando nella grave difficoltà di reclutamento di medici da impegnare nei reparti della struttura ospedaliera di Formia in quanto risulterebbe poco attrattiva, sia per ridotte chance carrieristiche e formative, sia per lo stress lavorativo consequenziale all’elevato carico di lavoro, alle responsabilità crescenti ed alle condizioni non adeguate, sia per una retribuzione economica non in linea con gli altri Enti regionali, nazionali ed europei per il giusto riconoscimento e rispetto del valore della professione sanitaria. Finalmente arriverà un Direttore titolare in grado di recuperare, altresì, uno spirito d’Azienda grazie al quale gli operatori non si sentano soli, abbandonati di fronte a problemi che possono minacciare la capacità di lavorare serenamente e, di conseguenza, la qualità dell’assistenza offerta ai pazienti, oppure che siano tutelati contro le aggressioni ed in materia di sicurezza, orario di lavoro e ferie.
Quello che dovrà scaturire dall’avviso pubblico della dottoressa Cenciarelli dovrà essere un direttore titolare del Dea di primo Livello che discuta il vero problema del sovraffollamento del Pronto Soccorso oltre che con le parti aziendali, con le associazioni e con i sindaci, cercando di individuare e superare cause e soluzioni in merito, La criticità più preoccupante è che il funzionamento del Pronto Soccorso viene messo in crisi dagli eccessivi accessi di pazienti in attesa ed in carico e l’insufficiente presenza delle risorse umane, , tecnologiche e strutturali disponibili per soddisfare la richiesta di assistenza. Il fenomeno del sovraffollamento comporta di conseguenza dilatazione dei tempi di attesa per la prima valutazione medica e dei tempi di permanenza presso la struttura e la riduzione del livello di soddisfazione dei pazienti e del benessere psico-fisico degli operatori sanitari della struttura. Sul piano meramente operativo alla Uoc Direzione Medica del Presidio DEA di primo livello sono attribuite funzioni di elevata complessità e valore strategico nell’ambito del contesto aziendale, particolarmente riguardo l’assistenza sanitaria ed il mantenimento dei Lea, i livelli di assistenza di primo livello. Che non sono poca cosa…