Formia / La vela latina Hormiae vince il trofeo Tre Torri

FORMIA – Vincendo nettamente le due regate del programma, l’imbarcazione formiana “Hormiae” appartenente all’associazione Hormiae Mare Nostrum ha vinto il trofeo “Tre Torri” nell’ambito del raduno nazionale di Vela Latina che si è svoltosi lo scorso fine settimana a Marina di Pisciotta, in provincia di Salerno. “Hormiae” con Giovanni Di Russo al timone e Ciro Esposito, Massimiliano De Meo, Monica Tartaglione alla manovre si è imposta avendo la meglio di molte imbarcazioni in rappresentanza delle altre marinerie italiane, come quelle messinesi, crotonesi, salernitane e soprattutto quelle sorrentine, realizzate dal famoso e storico Cantiere Aprea di Sorrento, veri e propri gioielli.

“Hormiae” ha saputo sfruttare al meglio i deboli venti che hanno caratterizzato le due regate ma il raduno di Pisciotta delle Vele Latine non ha dato risalto soltanto all’aspetto sportivo evidenziando invece quelli della cultura marinara e della tradizione. Gli esercizi commerciali della Marina di Pisciotta erano letteralmente tappezzati dalle locandine che hanno pubblicizzato l’evento velico e, a fianco, erano presenti anche quelle che annunciavano l’evento della consegna del “Timone della pace” all’imbarcazione formiana per quello che in questi anni sta facendo per “favorire il dialogo fra le religioni e le culture e per la pace”. E commovente è stata la cerimonia della consegna del “Timone della pace”, avvenuta alla presenza di centinaia di persone, un opera in radica di ulivo realizzato dal maestro d’ascia e regatante locale Giovanni Cammarano.

“Il nostro impegno per favorire il dialogo fra le culture e religione e per la pace non si ferma qui. Anzi, questo stupendo riconoscimento ci spinge a proseguire ancora con più impegno su questa strada – ha commentato il presidente di “Hormiae Mare Nostrum” Giovanni Di Russo che proprio martedì ha incontrato il rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni, lo stesso che partecipò lo scorso luglio lungo le rive del Tevere con i rappresentanti della comunità cattolica e di quella islamica della capitale ad un incontro “in occasione del quale concordammo – ha spiegato Di Russo – che la strada è solo quella del dialogo e del rispetto reciproco e su questa continueremo a muoverci. Noi ci schieriamo dalla parte della pace, la pace come la intende Sant’Agostino, ‘bisogna uccidere la guerra con la parola e non uccidere le persone con la spada’”. Una “Vela latina per la pace 2026”? E’ probabile che si svolgerà fuori dell’Itala, ma sempre nel Mare Nostrum….