FORMIA – La cooperativa sociale Herasmus deve lasciare i locali del comune di Formia in località ex Enaoli entro i prossimi giorni. Parola del sindaco Gianluca Taddeo. La mesta conclusione della storica esperienza assistenziale di un centro diurno a favore di 16 persone affette da gravissimi handicap tra cui alcuni con autismo, si è arricchita da una nuovo ed amaro capitolo: la cooperativa Herasmus deve lasciare entro i prossimi due mesi i locali comunali di via S.Maria Cerquito questa stessa struttura associativa sarebbe incompatibile con il progettato Policlinico del Golfo. E’ insorta subito la capogruppo consiliare della lista “Guardare Oltre”, secondo la quale “il termine di sgombero entro sessanta giorni costituisce una mera azione burocratica che non tiene in alcun conto il valore di esperienze come questa che, al contrario, vanno sostenute e incentivate”.
Lo scrive in una lettera al vetriolo inviata, tra gli altri, al Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, al Sindaco di Formia Gianluca Taddeo, all’assessore Regionale allo sport e turismo, l’itrana Elena Palazzo, ai consiglieri regionali Salvatore La Penna , Alessio d’Amato, Eleonora Mattia, Sara Battisti e alla direttrice generale della Asl di Latina Sabrina Cenciarelli la dottoressa Arnone ricorda come la previsione di realizzare il Policlinico del Golfo è stata una scelta fatta dalle Amministrazioni di centro- sinistra guidata dal presidente Zingaretti e da Alessio D’Amato in qualità di assessore alla sanità. Il 4 novembre del 2021 ci fu la presentazione del progetto nella sede dell’ex Enaoli e “in quella occasione – sottolinea la capogruppo di Guardare Oltre .
Il Presidente e l’ Assessore visitarono i locali della cooperativa assumendo l’impegno di rendere compatibile la costruzione del nuovo ospedale con i locali attualmente occupati dall’Erasmus. Da questo anno la Regione Lazio ha concesso l’accreditamento per la struttura che si vorrebbe ora sgomberare. L’accreditamento stesso è relativo a quella specifica struttura che, venendo a mancare, procurerebbe un gravissimo danno a questa pluriennale e benemerita esperienza unica nel suo genere in tutto il territorio del Lazio meridionale . È necessario quindi mantenere l’impegno allora assunto e cioè di rendere compatibile la costruzione del nuovo ospedale con questo centro residenziale, appartenenti ambedue all’area della sanità pubblica.”. Per Imma Arnone il nuovo Ospedale del Golfo “può nascere tranquillamente nella stessa area , adottando quelle piccole modifiche al progetto ( non ancora esistente ) che ne permettano la coesistenza”.