GAETA – Omissione d’ufficio. E’ l’ipotesi di reato che il presidente della commissione “Controllo e Garanzia” del comune di Gaeta Franco De Angelis ha inserito in un esposto in cui sulla querelle dell’adozione dei progetti di finanza per la gestione ventennale degli stabilimenti balneari chiama pesantemente in causa l’operato dell’ingegner Pietro D’Orazio nella sua veste di ex dirigente (ora presta servizio al comune di Formia anche se ha un rapporto lavorativo part time con la stessa amministrazione Leccese) del dipartimento Sviluppo economico, edilizia, attività pianificatoria e patrimonio del comune. Il consigliere De Angelis (Pd) ha deciso di ricorrere alle carte bollate dopo che l’Autorità di garanzia sul mercato e la libera concorrenza ha presentato davanti la sezione di Latina del Tar alcuni motivi aggiunti con cui, accusando il Comune di Gaeta di ricorrere illegittimamente allo strumento del progetto di finanza per l’assegnazione delle concessioni demaniali marittime per i prossimi vent’anni, ha chiesto l’annullamento di nove delibere approvate dal consiglio comunale il 19 febbraio ed il 10 aprile scorsi con cui è iniziata la scalata ad altrettanti stabilimenti balneari in cambio della realizzazione da parte dei proponenti dei rispettivi progetti di finanza di realizzazione, a loro spese, di investimenti a favore del demanio marittimo e di altre zone della città. La delibera madre per il varo di questi project financing è la delibera di Giunta numero 143 del 19 giugno 2024 “Affidamento delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative e/o sportive – Atto di indirizzo”. Il provvedimento è stato impugnato al Tar dall’Agcm in un altro differente ricorso ma il consigliere De Angelis ha rispolverato una lettera in cui sollecitava “una richiesta di chiarimenti e segnalazione di possibili criticità amministrative”. Che ci siano state l’hanno evidenziato alcuni privati e la stessa Agcm e De Angelis, in qualità di presidente della commissione Controllo e Garanzia del comune di Gaeta, aveva chiesto a D’Orazio un incontro o una presa di posizione scritta che gli sono sempre stati negati. La delibera 143 del giugno 2024 era considerata un “atto di indirizzo”, un vero e proprio atto decisionale-politico della Giunta e, come tale, c’era l’obbligo di acquisizione preventiva dei pareri secondo quanto previsto dall’articolo 49 del Tuel”. Secondo De Angelis la Giunta non avrebbe avuto alcun potere per approvare questo “atto di indirizzo” soprattutto quando quest’onere avrebbe riguardato il consiglio comunale di Gaeta. De Angelis aveva scritto al dirigente D’Orazio – ma senza ottenere alcun riscontro soprattutto nella veste di presidente della commissione Trasparenza del comune di Gaeta – chiedendogli di “di valutare la possibilità giuridica del proprio atto di gestione anche al fine di non esporre il Comune ad eventuali ricorsi con le conseguenze di legge, indicando perciò egli stesso all’Organo Esecutivo una eventuale revoca della Deliberazione in via di autotutela”. L’auspicato urgente riscontro non c’è mai stato e, dopo l’approvazione dei progetti di finanza negli ultimi 13 mesi ora nel mirino dell’Agcm, De Angelis chiede l’intervento dell’autorità giudiziaria affermando anche come la Delibera di Giunta 143/2024 “non può qualificarsi come atto di indirizzo”. Dopo i motivi aggiunti presentati dai legali dell’Agcm e questa iniziativa legale di De Angelis, si preannuncia infuocato il consiglio comunale di martedì mattina chiamato – almeno per ora – ad annullare in autotutela la delibera consiliare del 19 febbraio con cui era stato approvato, tra una pioggia di diffidi e minacce di ricorso al Tar, il progetto di finanza per favore la scalata al lido Serapide, delibera nel frattempo annullata da una sentenza della seconda sezione del Tar di Latina.
PROGETTI DI FINANZA ANCHE NEL MIRINO DELLA SEGRETARIA DEL PD
E se non è escluso che il consiglio di martedì mattina annulli in autotutela anche le delibere riguardanti i progetti di finanza approvati a febbraio ai danni degli stabilimenti balneari “Cab” e “Luna Rossa”, la segreteria politica del Pd dopo l’ultima sentenza del Tar che ha accusato il Comune di non aver perseguito i requisiti cardine della pubblica amministrazione (imparzialità, buon andamento e trasparenza) ha deciso di porre l’attenzione di tutti “su quello che ritiene essere l’aspetto più significativo della gestione demaniale, ossia la salvaguardia reale dell’interesse pubblico nella gestione privata del bene demaniale. In che modo il Comune di Gaeta lo sta tutelando? – si interroga la coordinatrice Dem Marilisa Di Mille – Il Tar ha già annullato una delibera del comune di Gaeta perché mancante della netta individuazione dell’interesse pubblico da tutelare e affermare. Noi riteniamo e chiediamo che, in modo trasparente il Comune colga questa grande occasione per la città e convochi un tavolo di intesa con tutte le varie associazioni di categoria, partiti politici, lavoratori ed imprenditori affinché si possa discutere davvero sul futuro della città un futuro che contempli e salvaguardi tutti, nessuno escluso nella gestione di beni che generano ricchezza da sempre nelle mani di pochi! Pochi che nulla a conti fatti hanno reinvestito nella e per l città!! È ora che l’intera città – suggerisce l’avvocato Di Mille – usufruisca realmente del suo patrimonio traendone i benefici dovuti. Non siamo, come già detto in altre sedi, contro nessuno ma, riteniamo equo e giusto per i futuri concessionari restituire un po’ di ricchezza in altro modo al territorio e ai suoi cittadini! Ogni cittadino ha diritto di usufruire gratuitamente degli arenili e anche tale principio deve essere tutelato da questa amministrazione.”. Il Pd ha già abbozzato alcune tutele da inserire quali linee guida e criteri da rispettare per gli affidamenti delle future concessioni con i costi tutti di attuazione a carico dei nuovi concessionari. Sono diverse ed innovative : prevedere e attuare per i residenti tariffe scontate come già previsto per le strisce blu dei parcheggi comunali; prevedere e fare usufruire l’area in concessione anche gratuitamente a soggetti indigenti secondo una soglia Isee da prevedere; prevedere e attuare in modo alternato sulle aree attualmente adibite a parcheggio a pagamento all’interno degli stabilimenti, aree verdi, campi di gioco gratuiti e parcheggi coperti dal solo abbonamento comunale; prevedere e valorizzare l’ occupazione per i dipendenti della concessionaria vincitrice del bando che stabilisca un numero adeguato di lavoratori alle dimensioni dell’area che si avrà in concessione e dei servizi che s’intende offrire. Ai dipendenti dovrà essere applicato il contratto collettivo nazionale siglato dalle associazioni di categoria e i sindacati maggiormente rappresentativi, “e comunque con una retribuzione non inferiore ai 9 euro l’ora, e dovranno essere garantiti standard elevati di formazione e sicurezza sul lavoro; prevedere e predisporre programmi di mobilità collettiva degli utenti degli arenili finalizzato alla decongestione del traffico con previsione a carico dei concessionari e a titolo gratuito trasporto verso e per gli stabilimenti; prevedere e attuare una maggiore integrazione tra le strutture balneari e il resto della città mediante la stipula di convenzioni con associazioni di promozione culturale, valorizzazione del territorio ed enti museali e culturali; prevedere e attuare manifestazioni di interesse pubblico gratuite nell’area in concessione; prevedere e convertire le strutture esistenti in murata e cemento in manufatti di facile rimozione. Ove le strutture lo consentano – ha aggiunto la Di Mille – prevedere altresì interventi di efficientamento energetico mediante istallazione di pannelli fotovoltaici e solari termici e interventi di riduzione del fabbisogno idrico attraverso la raccolta, il filtraggio ed opportuno trattamento delle acque meteoriche nonché delle acque grigie e, infine, prevedere e attuare forme di tutela a favore dei soggetti con disabilita’ con particolare attenzione alla preferenza nell’assegnazioni posti . “ Queste sono alcune delle previsioni del Pd – ha concluso commentando Marilisa Di Milla – elaborate ascoltando la voce dei cittadini che vedono sempre più compromesso il loro diritto sacrosanto e sovranazionale alla fruibilità degli arenili, ancorati a Gaeta ad una gestione sempre più cara e votata ad incrementare sempre più i profitti di pochi a discapito di tanti!! È ora che questa amministrazione metta al centro dei suoi interessi concreti Gaeta ed i suoi cittadini.”