FORMIA, Maranola, piazza Antonio Ricca – “Un risultato andato oltre le aspettative…restituendo un luogo più funzionale e accogliente”. Il capogruppo della lista Guardare Oltre Imma Arnone ha letto e riletto il comunicato stampa del comune di Formia con è stata sintetizzata l’inaugurazione, avvenuta il 17 ottobre scorso, della riqualificata piazza Antonio Ricca nella frazione collinare di Maranola. La partecipazione popolare era stata discreta (era iniziato da alcune ore il clou dei festeggiamenti patronali in onore di San Luca) e a fare la differenza erano stati le famiglie e i bambini. Per la dottoressa Arnone il sindaco Gianluca Taddeo ha perso “una grande ed irripetibile occasione” perché, piuttosto che promuovere una “sterile polemica circa l’assenza dei rappresentanti di noi delle minoranze”, è stato protagonista di una “grave dimenticanza che non fa onore ad un primo cittadino”. Il capogruppo di Guardare Oltre non si è fidato dei comunicati stampa del comune di Formia e ha voluto verificare il contenuto dei video diffusi sulla rete. “Si è fa tanta propaganda sull’importanza di questo cantiere promosso dal comune con un investimento proprio di 600 mila euro, che deve continuare a facilitare un ruolo di aggregazione e di partecipazione alla vita del paese, ma ci si è dimenticati, forse per coniugare questa inaugurazione alla festività patronale di San Luca, di specificare e ricordare la figura del personaggio, importante, a cui è intitolata la piazza”. Appunto ad Antonio Ricca.

Imma Arnone, approfittando bellissima giornata di sole, domenica ha indossato i panni cinematografici di Indiana Jones e ha cercato di verificare la veridicità di un’indiscrezione e, cioè il comune di Formia per l’eccessiva fretta (che fa partorire sempre i gattini ciechi) ha dimenticato di installare una targa che indicasse sul piano toponomastico ai maranolesi di ultima generazione e alle flotte di turisti che stanno inondando da quattro anni il borgo aurunco il luogo riqualificato, la sua importanza storica ed il ruolo svolto dal personaggio a cui è intitolata la piazza più importante di Maranola. Il capogruppo Arnone in questa ricerca filmata si è fatta aiutare anche da diversi maranolesi (che votano centro destra) ma ha dovuto issare bandiera bianca perché ai quattro lati del sito e nelle zone adiacenti non ha trovato una traccia di cartellonistica che “contribuisse, visti i tanti giovani e bambini presenti, a fare memoria”. Un’occasione, grave, perduta perché in questa piazza è stata consumata una delle più immani tragedie consumate a Formia dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Il capitano Antonio Ricca era il vice podestà di Formia con la delega alle frazioni collinari della città. Il popolo maranolese lo ammirava e stimava per la sua bontà ed onestà ed il comando nazista in ritirata lo temeva perché Antonio Ricca, nonostante il suo ruolo di vice podestà, era stato protagonista, all’indomani dell’armistizio, di iniziative in difesa dei maranolesi e di tantissimi formiani che, sfollati dagli stessi tedeschi e terrorizzati dalle bombe sganciate dall’alto degli arei anglo-americani, erano sparsi e rifugiati nelle mandrie a ridosso del centro abitato di Maranola ed in montagna. Ricca, padre di otto figli, con la sua bontà ed abilità riuscì, grazie ad un’amicizia con la moglie (di origine tedesca) di un generale italiano in guerra, a bloccare il rastrellamento dei tedeschi, a contrastate e la borsa nera e a preservare il patrimonio zootecnico di tanti allevatori e contadini maranolesi. 
I tedeschi e gli stessi fascisti locali vennero a sapere che in montagna, in località Acquaviva, si trovavano alcune persone sospette, tra diversi inglesi, protetti dal capitano Antonio Ricca. Fu formata una squadra punitiva a capo della quale vi erano il famigerato centurione fascista Rocco Palmieri (conosciuto e temuto per essere un razziatore di oggetti di valore) ed un tedesco che decisero di recarsi in montagna e ad Acquaviva fecero fuoco, uccidendoli, due malcapitati ufficiali italiani. Ma non era finita. Il vaso già colmo di veleni e sospetti tracimò dopo due giorni . Ricca era sospettato di dare ospitalità alle truppe anglo-americane e di essere animato da sentimenti anti fascisti e contro i tedeschi e la vendetta non tardò a consumarsi . Una squadra di nazifascisti, armata di bombe a mano e guidata sempre da Rocco Palmieri, fece irruzione nell’abitazione di Antonio Ricca e, nonostante questi fosse dotato di una regolare pistola per essere un capitano degli Alpini, venne minacciato, insultato e invitato a salire su un camion. A cinquanta metri di distanza dalla sua abitazione, l’attuale piazza a lui intitolato, si consumò il delitto. A sparargli un colpo di rivoltella al cuore ed in testa era il famigerato Palmieri che fece fuoco anche contro Aurelio Pampena, “reo”, quest’ultimo, di aver ospitato la notte prima Ricca e la contessa Pellegrino. Venne compiuto un delitto infame e tremendo di un uomo retto ed onesto che aveva sempre compiuto il suo dovere di cittadino, di insegnante, di valoroso ufficiale dell’Esercito e di capo di un paese. Era il 17 ottobre 1943, lo stesso giorno, del 2025, in cui il sindaco di Formia ha inaugurato la piazza “nuova” intitolata ad Antonio Ricca. Ma di quanto avvenne tragicamente 82 anni fa neppure un cenno, una parola. C’è un’altra possibilità per ovviare a questa dimenticanza, il prossimo 17 ottobre, del 2026…
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