Formia / Distretto Asl Lt5, via libera alla commissione

FORMIA –  Tempi brevi per la nuova guida del distretto 5, quello di Gaeta e Formia dell’Asl. Lo si evince dalla delibera numero 1209 del 4 novembre della direttrice generale Sabrina Cenciarelli che ha concesso il suo semaforo verde per il varo della commissione che dovrà selezionare i cinque candidati in lizza – il termine ultimo per la presentazione delle domande è stato il 1 ottobre scorso – per guidare nei prossimi cinque anni il distretto 5 e superare il regime degli incarichi a proroga venutosi a creare dopo l’anticipato congedo nel 2022 di chi, il dottor Antonio Graziano, ha saputo rendere davvero operativa e funzionale a favore del territorio del Golfo l’attività del Distretto 5. Questa struttura al momento è guidata dalla terracinese Manuela Lombardi che, dal 1 settembre, ha rimpiazzato la dottoressa Giuseppina Carreca che, prima della meritata pensione, aveva guidato il Distretto 2 di Latina e, ad interim, quello del sud pontino. E proprio la dottoressa Carreca fa parte della commissione selezionatrice insieme al direttore sanitario aziendale dell’Asl Sergio Parrocchia, al direttore Uoc del distretto 4 e del polo ospedaliero Formia-Gaeta Pino Ciarlo e, in qualità di segretario e di vice segretario verbalizzante, Valentina Valente e Lorenzo Stendardo. La nomina di questa commissione è la conferma, tangibile, della direttrice generale dell’Asl di Latina di garantire, attraverso lo svolgimento di una selezione interna, una più funzionale governance al Distretto 5, alle prese negli ultimi tempi con conduzioni a tempo e, peggio, non rispondenti alle “mission”, sotto il profilo socio-assistenziali, attribuite dalla legge ai Distretti in qualità di Uoc. Saranno fissate ora dall’Asl le date per lo svolgimento di questi colloqui che dovrebbero culminare con la conclusione della gestione della Lombardi, favorita – secondo molti – ad aggiudicarsi questa selezione sempre e a condizione che abbia presentato la propria domanda di partecipazione. Le prescrizioni dettate dalla normativa sulla privacy non possono – almeno per il momento – rispondere a questa legittima curiosità.