Gaeta / Vendita del belvedere comunale in via Pio IX, polemiche e coincidenze

GAETA – A lanciare l’allarme era stata l’associazione “La Piazza” di Gaeta che aveva chiesto il personale intervento del sindaco Cristian Leccese circa la vendita da parte del comune di uno degli scorci più belli (anche se purtroppo da anni si trova in una situazione di degrado) della città: una porzione dello splendido belvedere di via Pio IX nei pressi dell’ex monastero di Santa Caterina, nel quartiere medioevale di Gaeta. Il primo cittadino non ha legittimamente ritenuto opportuno rispondere ma ora sono spuntate le carte: addirittura la Giunta ora ha dato mandato all’ufficio patrimonio di vendere al richiedente quello che viene definito un “relitto stradale” che, insistente nel foglio 37 nel numero 533 del catasto, sul piano toponomastico , si chiama via Pio IX, il papa marchigiano di Senigallia – al secolo Giovanni Mastai Ferretti – che nel 1849 si rifugiò in esilio per alcuni mesi a Gaeta ospite della famiglia reale dei Borboni in occasione della proclamazione della Repubblica Romana.

L’alienazione di questo belvedere, poco più di 15 metri quadrati, merita i dovuti chiarimenti. Almeno stando alle perplessità sollevate dall’avvocato Lino Magliuzzi per conto dell’associazione “La piazza”, circa la “perdita di un’area di pregio a favore di un privato”. A meritare le doverose richieste di chiarimenti è l’aspetto temporale della vendita che, autorizzata in questi giorni, inizia nel lontano 2022. L’8 agosto di quell’anno la signora Daniela Macera, 45enne rappresentante ed amministratrice unica della società Athena srl (si occupa di Costruzioni edili civili ed industriali e di impianti elettrici e tecnologici) di Sant’Apollinare, in provincia di Frosinone, chiedeva all’appena eletto sindaco Leccese l’acquisto di questo belvedere “presente tra l’edificio di proprietà e la balaustra di protezione”.

La società “Athena” motivò legittimamente la richiesta di questo acquisto responsabilizzando lo stesso proprietario, il Comune di Gaeta: “Questa porzione di terreno, essendo intercluso e riparata dagli occhi dei passanti, viene utilizzata in modo improprio come discarica di rifiuti, vespasiano ed altro. La stessa amministrazione comunale per arginare questi problemi è stata costretta a transennare l’area e ad inserire dei dissuasori. Per mantenere il giusto decoro urbano di questo belvedere sono necessari risorse a carico dell’ente e pulire”. Insomma il privato aveva capito tutto: il comune, nonostante la bellezza del sito, non riesce a provvedere il necessario decoro oltre che i requisiti minimi di sicurezza e quindi chiediamo di acquistarlo… Ma non solo. La signora Macera è apparsa sin troppo generosa quando scriveva al neo sindaco di Gaeta che, oltre al pagamento delle somme del valore di stima dell’area e di quelle notarili, offriva la sua disponibilità ad “ad eseguire opere compensative, quali la sistemazione della balaustra di protezione della pubblica piazza o eventuali opere che ci comunicherete”.

Il comune di Gaeta, vista l’offerta, si attivò subito ed il suo ufficio patrimonio inserì l’area nel piano delle alienazioni e valorizzazione ed il 31 ottobre 2022 la stimò, grazie all’apporto dell’Agenzia delle Entrate, con un valore ben preciso: poco meno di 4000 euro, e, più precisamente, 3780 euro, un valore comprensivo di una maggiorazione (del 0,10%) di legge essendo l’area scoperta e soggetta a ..vincolo paesaggistico. La trattativa tra il privato cassinate ed il comune di Gaeta si arenò, s’inceppò? Vuole conoscerlo ora l’associazione “La Piazza” perchè soltanto lo scorso 17 settembre la società Athena risponde ad una lettera affermativa inviata il giorno prima dall’ufficio patrimonio del comune di Gaeta. La signora Macera dopo quasi tre anni dalla stima operata dal comune conferma l’interesse all’acquisto dell’immobile, accetta il valore della compravendita stimato in 3780 euro e conferma “la propria disponibilità all’assunzione di tutti gli oneri e costi correlati, incluse le attività di frazionamento e voltura”.

L’associazione “La Piazza” forse non era conoscenza della cessione del belvedere di via Pio IX deliberata dalla Giunta quando l’avvocato Magliuzzi, chiedendo al sindaco la veridicità di questa alienazione, aveva concluso in questi termini: “Se ciò fosse vero ci ritroveremmo ancora una volta a subire una perdita di un’area di pregio a favore di un privato. Se la scelta dell’alienazione è determinata da necessità economiche e di cassa dell’Ente, noi come associazione ci rendiamo disponibili sin da ora ad acquistare il bene, a parità di condizioni, per avere poi il privilegio di restituirlo alla città di Gaeta”- aveva concluso l’avvocato Magliuzzi. A tentare di bloccare questa alienazione è il Partito Democratico. Il consigliere comunale di minoranza Franco De Angelis: “Se qualcuno aveva dubbi ora può avere delle certezze – ha scritto sui social – Chiedere al sindaco Cristian Leccese di vergognarsi per la volontà di svendere ancora una volta una parte della città è sicuramente inutile perché non sa cosa sia la vergogna. Pero una cosa va detta – ha concluso il presidente della commissione Controllo e garanzia del Comune – E’ grazie a tutti coloro che hanno votato questa amministrazione degli Avantitutta che tutto questo è possibile”.