Ventotene / Frz non riceve gli atti richiesti, il Tar condanna il comune

VENTOTENE – Il contenzioso tra la Futuro Rifiuti zero e l’ex socio di minoranza della municipalizzata del comune di Formia, quello di Ventotene, si è arricchito in questi giorni. Il Tar del Lazio – sezione di Latina ha pesantemente censurato l’operato dell’amministrazione comunale isolana per il silenzio-diniego palesato alla richiesta di accesso agli atti formalizzata dall’amministrazione unico Raffaele Rizzo relativamente alla decisione della Giunta del sindaco Carmine Caputo di affidare l’incarico di gestire il ciclo dei rifiuti sulla seconda isola pontina alla “Supereco srl”. Si tratta di un affidamento conferito all’indomani della unilaterale decisione del comune di Ventotene di fuoriuscire dalla Frz per la discarica venutasi a creare – a dire del comune – nell’area dell’ex campo sportivo che per Ventotene rappresenta un luogo di dolore per aver ospitato il reclutamento degli oppositori al regime fascista. Il contratto tra il comune e la Frz sarebbe regolarmente scaduto il 29 novembre 2027 ma fu chiuso in anticipo dal primo per contestazioni avvenute lo scorso aprile. I giudici amministrativi hanno attribuito all’amministrazione di Ventotene le spese di giudizio e accolto l’istanza della Frz circa l’annullamento del silenzio-diniego formatosi il 29 maggio 2025 sull’istanza di accesso agli atti inviata dall’amministratore unico Rizzo al Comune di Ventotene. Il contenzioso era sorto in quanto il contratto per l’affidamento alla Frz era stato risolto – come detto – unilateralmente dal Comune, che contestava alcuni inadempimenti agli obblighi assunti. Il 29 aprile 2025 la Futuro Rifiuti presentò al Comune di Ventotene istanza di accesso agli atti, rimasta inevasa nonostante il sollecito. Il Comune adesso dovrà consegnare i documenti richiesti
La Frz è nel mirino delle opposizioni di centro sinistra al comune di Formia per il nuovo calendario della raccolta differenziata varato “una settimana prima della sua entrata in vigore”. Per il capogruppo del Pd Luca Magliozzi “è qualcosa che sfiora l’assurdo. Farlo a ridosso di Natale, quando servirebbe più attenzione, è ancora più incomprensibile. Sembra uno scherzo. Parliamo di un cambiamento profondo delle abitudini della città: l’indifferenziato sarà raccolto solo due volte al mese e, in più, l’organico non verrà ritirato nel giorno di Natale”. Per l’esponente Dem è “difficile trovare una motivazione valida per procedere in questo modo. Perché non si è rimandato tutto a gennaio evitando disagi nel mese più complicato dell’anno? Quale vantaggio avrebbe la città?”. Pare che l’unico vantaggio riguardi l’Amministratore Unico Raffaele Rizzo: “Una parte del suo bonus – asserisce Magliozzi – dipende proprio dall’avvio del nuovo calendario entro la fine dell’anno. Una scelta che non porta alcun beneficio alla collettività, ma che almeno avrà un ritorno per qualcuno. Se davvero questo ha influito sulla decisione, allora la domanda è inevitabile: a cosa serve la politica a Formia? Dov’è l’Amministrazione? E sarebbe stato utile discuterne in commissione, ma le commissioni ormai sono quasi sparite”. Per il capogruppo del Pd al comune di Formia “il Sindaco Taddeo decide da solo. E, purtroppo, decide male. Il punto è sempre lo stesso: in questa città anche sulle cose semplici non si riescono a fare le cose seriamente seguendo un minimo di programmazione”