ITRI – Un consiglio comunale l’antivigilia di Natale a mezzogiorno a causa di un docufilm che, secondo classificato al termine della 14° ed ultima edizione del concorso di giornalismo d’inchiesta intitolato alla memoria del fondatore ed ex direttore dell’attuale Rai News 24 Roberto Morrione, ha un titolo che di per sé è tutto un programma “Gioco sporco”. E quello che si terrà a Itri il 23 dicembre con un unico ordine del giorno: la richiesta di chiarimenti avanzata dal gruppo di opposizione “Itri Domani”. Il suo leader, l’ex sindaco Antonio Fargiorgio, aveva preso carta e penna il 5 dicembre dopo che l’interessante iniziativa di due giovani cronisti quali sono Alessandro Masella ed Ilenia Cavaliere, aveva anche meritato la messa in onda domenica 23 novembre, alle 18, nella programmazione della principale “all news” italiana. Gli autori avevano già in quella circostanza illustrato il loro lavoro: “Gioco sporco” racconta “una storia apparentemente locale, ma che parla a tutti, perché svela i meccanismi sottili e quotidiani di un sistema di favoritismi e influenze politiche nella città di Itri, un paese del Sud Pontino. Qui, la quotidianità si intreccia spesso con le relazioni personali, i silenzi e le convenienze”. I consiglieri Fargiorgio, Paola Ruggieri, Mattia Punzo e Maria Civita Saccoccio non hanno perso un attimo per gettare ulteriore benzina sul fuoco delle polemiche rendendo il clima politico ancor più pesante dopo che la dimissionaria coordinatrice comunale di Forza Italia, Donatella Del Bove, aveva per certi versi annunciato la volontà di non rinnovare l’adesione dopo la mancata nomina ad assessore all’indomani del voto amministrativo dello scorso maggio. In effetti “Gioco Sporco” – secondo i suoi coraggiosi autori- “ha messo in evidenza dinamiche e metodi per l’acquisizione del consenso” nelle ultime competizioni elettorali che si sono svolte: le europee del 2024 e le amministrative di quest’anno”. Il consiglio comunale – tornano a ribadire i consiglieri Fargiorgio, Ruggieri, Punzo e Saccoccio – “non deve trasformarsi in un Tribunale della santa inquisizione e, dunque, di fronte alla ventilata accusa di voto scambio avanzata dai cronisti autori dell’inchiesta, non dovrà avere “un carattere investigativo perché eventualmente “devono eventualmente pensarci altri organi”. Per “Itri Domani” nella richiesta di convocazione del consiglio del 23 dicembre il docu film di Cavaliere e di Masella ha messo in luce una serie di dinamiche ”certamente non in linea con le regole che dovrebbero sovrintendere al corretto svolgimento di qualsivoglia competizione elettorale. Davanti a quel video abbiamo deciso di non restare silenti e peggio ancora inerti. Il nostro ruolo di consiglieri di opposizione impone che sulla vicenda – ha tenuto ad osservare il capogruppo di ‘Itri Domani’ – venga fatta chiarezza, proprio nel rispetto di quella dialettica politica e democratica che deve essere corretta e che non può essere oggetto di alcuna distorsione”.
E nel mirino del principale gruppo di opposizione è finito l’assessore leghista Mario Simone Di Mattia : “Abbiamo chiesto al sindaco Di Biase che gli revochi le importanti deleghe attribuite ad inizio mandato. Siamo certi – ha aggiunto l’avvocato Fargiorgio – che la posizione dell’assessore, stando al video, pone sicuramente più di un qualche motivo ed elemento di riflessione.” Quello di lunedì 23 dicembre sarà un consiglio monotematico in cui i riflettori saranno puntati sulla maggioranza Forza Italia-Fdi chiamata a difendersi dalle accuse di un reportage che non ha avuto sinora alcuna richiesta di smentita o rettifica. I consiglieri di “Itri Domani” ci terranno molto a ribadire di non essere animato da alcun sentimento giustizialista: “Ribadiamo ancora una volta che non è assolutamente nostra intenzione celebrare processi, non siamo pubblici ministeri o autorità giudicante. Il nostro scopo è di avviare un serio approfondimento sulle conseguenze e sulle responsabilità politiche, etiche, amministrative che derivano dal ricoprire alcuni ruoli. E riteniamo che la sede giusta sia quella consiliare – ha concluso l’ex sindaco di Itri – dove ciascun consigliere, a titolo personale così come quale rappresentante della forza politica che lo esprime, può esternare liberamente il proprio pensiero dinanzi alla cittadinanza. I cittadini, appunto; soprattutto loro, hanno il diritto di conoscere le vicende e di farsi una propria libera opinione sui fatti, che restituiscono un’immagine di Itri non proprio piacevole”.