CISTERNA – Cocaina, hashish, marijuana e violenze sistematiche per riscuotere i crediti maturati nel narcotraffico. È un nuovo, pesantissimo colpo quello inferto alla rete criminale un tempo riconducibile a Elvis Demce, personaggio già emerso per i suoi legami con Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik, leader degli ultras laziali ucciso a colpi di pistola nel 2019.
A distanza di oltre tre anni dalla prima grande operazione che ne aveva decapitato i vertici, la Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria ha coordinato un nuovo blitz che ha portato all’emissione di 14 ordinanze di custodia cautelare in carcere, eseguite dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, coadiuvati dai colleghi delle province di Roma, Latina e Calabria, in particolare a Reggio Calabria, Rossano e Bovalino. Tra i destinatari dell’ordinanza figura anche un soggetto residente a Cisterna di Latina, segnale che il traffico aveva ormai esteso le sue ramificazioni lungo tutto l’asse Roma–Calabria.
Secondo gli inquirenti, i soggetti colpiti dal provvedimento farebbero parte di un’associazione criminale dedita al traffico e spaccio di stupefacenti, ma anche a estorsioni e incendi dolosi. Le accuse sono pesantissime e fondate su un’ampia attività investigativa: intercettazioni, analisi di chat criptate e riscontri sul campo, che hanno permesso di individuare ruoli e responsabilità dei vari sodali.
Fiumi di droga verso Roma: quasi due tonnellate in meno di un anno
L’organizzazione avrebbe movimentato, tra maggio 2020 e marzo 2021, quantitativi impressionanti di sostanza stupefacente: si parla di almeno 338 kg di cocaina, 1.510 kg di hashish e 70 kg di marijuana, destinati principalmente alle piazze di spaccio delle province di Roma e Latina.
Il sodalizio poteva contare su contatti diretti con fornitori calabresi, che garantivano l’approvvigionamento della cocaina destinata alla Capitale e al litorale pontino, e su una fitta rete di “piazzisti” che gestivano la distribuzione al dettaglio.
Estorsioni feroci: incendi, pistole e minacce di morte
Oltre al traffico di droga, gli investigatori hanno ricostruito numerosi episodi di violenza ed estorsione, con modalità degne della criminalità organizzata. In un caso, tre indagati avrebbero dato fuoco a una sala scommesse a Roma, di proprietà di un uomo indebitatosi per una partita di cocaina. Le pressioni non si sarebbero fermate lì: gli stessi lo avrebbero minacciato di morte, pedinandolo e organizzando appostamenti armati, fino a costringerlo a pagare 10.000 euro, un orologio di lusso, e successivamente altri 70.000 euro.
In un altro episodio, due soggetti avrebbero estorso 108.000 euro a un’altra vittima sempre per debiti legati alla droga. Ancora più inquietante il racconto di un terzo caso: un uomo, sempre per saldare un debito, sarebbe stato portato con la forza in una pineta, dove è stato minacciato con una pistola puntata alla testa, fino alla consegna di 50.000 euro.
Una struttura capillare e spietata
Il nuovo filone d’indagine si differenzia dal primo blitz del gennaio 2022 – che aveva già disarticolato il vertice dell’organizzazione riconducibile a Demce – perché ricostruisce l’attività del gruppo rimasto in libertà, delineandone le nuove dinamiche, i rapporti di potere e soprattutto la sistematicità delle condotte violente usate per il recupero dei crediti.
Dalle intercettazioni emergono anche riferimenti criptici ma eloquenti, in cui il linguaggio mafioso si mescola con quello del business, in una distorsione perversa che trasforma i debitori in “obiettivi da bonificare”.
Indagati in fuga: tre latitanti
Dei 14 destinatari dell’ordinanza, tre sono attualmente irreperibili e attivamente ricercati su tutto il territorio nazionale. Le forze dell’ordine stanno battendo le province calabresi e l’hinterland romano alla ricerca dei fuggitivi.
L’operazione conferma ancora una volta l’esistenza di una rotta consolidata tra la Calabria e il Lazio, che vede nel traffico di stupefacenti e nella violenza il cuore pulsante di un sistema criminale in continua evoluzione, capace di rigenerarsi nonostante gli arresti e le condanne.