FORMIA – Formia festeggia uno dei suoi cittadini più illustri, la professoressa Anna Foa, che ha conquistato la prima edizione del Premio Strega Saggistica con il libro Il suicidio di Israele, edito da Laterza. Il prestigioso riconoscimento le è stato conferito nell’ambito del Taobuk – Taormina International Book Festival, a conferma del valore intellettuale e civile di una voce tra le più autorevoli nel panorama storico e culturale italiano.
Con 22 voti su 55, il volume della Foa ha superato opere finaliste di autori del calibro di Vittorio Lingiardi (Corpo, umano, Einaudi, 20 voti), Alessandro Aresu, Simone Pieranni e Luigi Zoja, portando al centro del dibattito una riflessione profonda, coraggiosa e scomoda sull’identità e sulle contraddizioni dello Stato di Israele. Uno sguardo lucido, quello della storica, che analizza con rigore e passione le fratture interne di una nazione, tra memoria, democrazia e deriva politica.
Anna Foa, già docente di Storia Moderna alla Sapienza di Roma, vive da quattro anni a Formia, una città che ha scelto come casa dopo una lunga carriera accademica e intellettuale. Non è un legame recente: Formia aveva già accolto suo padre, Vittorio Foa, figura centrale nella storia repubblicana italiana, padre costituente e pensatore laico. Il senatore Foa, figlio del rabbino di Torino, aveva scelto di essere tumulato nel cimitero di Castagneto, ricambiando così l’accoglienza ricevuta da una comunità che ne ha sempre custodito con affetto la memoria.
Oggi è la figlia a rendere onore alla città con questo premio di rilievo nazionale, che proietta Formia nel cuore del dibattito culturale contemporaneo. Il suicidio di Israele, attraverso l’analisi storica e l’impegno civile, interroga le coscienze e chiede risposte complesse a un mondo sempre più semplificato e polarizzato.
La giuria, composta da importanti esponenti dell’accademia e del giornalismo – tra cui Francesca Mannocchi, Simonetta Fiori, Paolo Giordano e Nino Rizzo Nervo – ha premiato un libro che rappresenta un esempio di saggistica militante, colta, mai urlata, in grado di attraversare la cronaca senza piegarsi ad essa.
Formia, città di mare e di pensiero, può oggi vantare con orgoglio una cittadina che con il suo lavoro contribuisce a illuminare le zone d’ombra del nostro tempo, ricordandoci quanto la storia, quando è ben scritta, può ancora essere uno strumento di verità.
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