LENOLA – Luca Tribuzio, Francesco Carroccia e Piero Lo Stocco, insieme ad un gruppo di cittadini volenterosi, sono entrati in possesso del progetto esecutivo sotto il santuario della Madonna del Colle. Con stupore, tramite un accesso civico, hanno appreso che non si trattava di una semplice zona verde, come avevano sempre sentito dichiarare dal sindaco, ma di un vero e proprio parcheggio realizzato con cemento armato e bitume. I cittadini, in base al contenuto dell’accesso civico, chiedono perciò chiarimenti. Di seguito la nota ufficiale.
“Verba volant, scripta manent. Mai come in questo caso, il proverbio latino sembra calzare a pennello. Attraverso una richiesta di accesso civico, siamo entrati in possesso del progetto esecutivo trasmesso dall’Amministrazione comunale alla Regione Lazio, relativo alla realizzazione di un parcheggio sotto la Basilica della Madonna del Colle.
Dalla documentazione emergono elementi che sollevano dubbi significativi rispetto alle dichiarazioni pubbliche rese dal Sindaco.
Secondo quanto riportato nei documenti ufficiali, l’intento progettuale appare chiaro: realizzare un parcheggio con 32 posti auto, con l’impiego di cemento armato e bitume.
Una descrizione in evidente contrasto con quanto più volte affermato in sedi pubbliche e istituzionali, dove si è parlato di una semplice “zona verde”, escludendo l’ipotesi di un vero e proprio parcheggio.
Alla luce di queste discrepanze, la domanda sorge spontanea:
il primo cittadino ha cambiato idea nel corso del tempo oppure ha fornito una versione dei fatti non coerente con i contenuti del progetto inviato in Regione?
Non meno rilevante è il tono utilizzato dal Sindaco nel rispondere alle critiche mosse da cittadini e associazioni, arrivando a bollare alcune osservazioni come “notizie false diffuse in malafede da intellettuali”.
Un’accusa che, alla luce dei documenti, risulta oggi quantomeno discutibile.
La trasparenza – soprattutto quando si interviene in contesti delicati dal punto di vista storico, ambientale e paesaggistico – dovrebbe rappresentare la prima forma di rispetto nei confronti della cittadinanza.
I documenti ufficiali parlano. E le parole, com’è noto, volano”.
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