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Santi Cosma e Damiano / Suicidio di Paolo Mendico, vertice in procura

SANTI COSMA E DAMIANO – La Procura di Cassino vuole andare sino in fondo e tentare di accertare la causa o le cause che hanno spinto l’11 settembre scorso il quindicenne Paolo Mendico a togliersi la vita all’interno della sua abitazione di Santi Cosma e Damiano. L’ha fatto intendere il capo della Procura di piazza Labriola Carlo Fucci nel corso di un incontro che, più lungo del previsto, ha visto riuniti attorno ad un tavolo il sostituto procuratore Chiara D’Orefice ed il comandante della Compagnia dei Carabinieri, il Maggiore Quintino Russo.

E a parlare è stato quest’ultimo facendo il punto sulle indagini avviate dall’Arma per accertare ogni circostanza legata all’estremo gesto messo in atto due settimane fa dallo studente che all’indomani avrebbe dovuto iniziare il nuovo anno scolastico presso la sede di San Cosma dell’istituto industriale “Pacinotti” di Fondi. A tentare di ridimensionare la porta del briefing è stato il comandante dei Carabinieri di Formia che ha parlato di una semplice e normale attività informativa sulle attività tuttora in corso da parte dei militari, interessati ad accertare se il povero Paolo sia stato o meno indotto a togliersi la vita alla vigilia della riapertura della sua scuola.

Se il procuratore Fucci non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione e tantomeno firmare comunicati stampa, la Procura di Cassino ha confermato che al momento si continua a procedere per il reato di induzione o istigazione al suicidio e che nel Registro degli Indagati non sono stati iscritti nomi. Le indagini proseguono a ritmo serrato e le risultanze relative, insieme ai primissimi atti prodotti nelle fasi successive alla tragedia e ai primi interrogatori effettuati a San Cosma e Damiano, ai diversi livelli, sono state trasmesse alla Procura dei Minori a Roma.