CASSINO, Stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano – Preoccupazione e fermezza sono state le parole chiave del Consiglio regionale della FIM CISL del Lazio, svoltosi mercoledì 29 alla presenza di oltre 120 delegati sindacali. Durante l’incontro è intervenuto il Segretario Generale nazionale, Ferdinando Uliano, che ha richiamato l’attenzione sulle gravi difficoltà che attraversa il settore automotive e sulle ricadute occupazionali che stanno colpendo lo stabilimento Stellantis di Cassino e il suo vasto indotto territoriale.
Uliano ha ribadito la necessità di passare dalle parole ai fatti sul futuro produttivo del sito cassinate, chiedendo l’immediato avvio delle nuove produzioni Alfa Romeo previste sulla piattaforma “Large” e del modello di alta gamma inserito nel piano industriale annunciato il 17 dicembre 2024.
“La situazione dello stabilimento di Cassino ci preoccupa profondamente – ha dichiarato il leader della FIM CISL –. Lo abbiamo ribadito anche all’amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa, nell’incontro della scorsa settimana a Torino. Bene l’impegno a non chiudere stabilimenti e a garantire una missione produttiva a ciascuno di essi, ma oggi servono scelte concrete. Le dichiarazioni di ieri dell’amministratore delegato di Alfa Romeo e Maserati, Santo Ficili, che rinviano i nuovi lanci al 2028, non sono accettabili. Questo territorio non può sopportare altri due anni di attesa e sofferenza.”
Il sindacato chiede interventi industriali immediati, sottolineando che non bastano operazioni di immagine o strategie di marketing per risollevare il comparto.
“Serve una visione industriale vera, accompagnata da investimenti immediati e da un rilancio produttivo concreto – ha aggiunto Uliano –. La FIM CISL è impegnata a livello europeo per una transizione ecologica giusta e sostenibile, ma Stellantis deve fare la sua parte, a partire da Cassino e da tutti gli stabilimenti italiani.”
Uliano ha ricordato come solo otto anni fa lo stabilimento contasse il doppio degli occupati e una produzione otto volte superiore rispetto ai livelli attuali, evidenziando un declino che non può più essere ignorato.
“Non possiamo assistere passivamente a un lento ridimensionamento – ha concluso –. Serve una reazione immediata: Cassino deve tornare a essere un polo produttivo strategico per Stellantis e per l’industria automobilistica italiana.”
Con queste parole, la FIM CISL rilancia il suo appello al Governo, alle istituzioni locali e alla stessa Stellantis affinché vengano assicurati investimenti, innovazione e futuro occupazionale per uno dei siti produttivi simbolo della motor valley italiana.