Iniziativa per Formia, critiche per la mancata discussione del Piano spiagge

FORMIA, Piano Spiagge – Se a Gaeta per la futura gestione del demanio marittimo è in corso una durissima controversia amministrativa e giudiziale tra il Comune e l’Autorità di garanzia sul mercato e sulla concorrenza (l’Agcm è contraria alla scelta dei progetti di finanza per la concessione ventennale delle attività turistico-ricreative e, dunque, degli stabilimenti balneari), a Formia la situazione è forse peggiore di quella gaetana. Da due anni sono scadute le concessioni degli stabilimenti balneari e “ancora nessuno conosce quale sia l’idea che l’amministrazione Taddeo ha della futura organizzazione e gestione delle aree demaniali marittime”. Il comune di Formia, come quello di Gaeta, non ha uno strumento regolativo a monte che è il Pua, il piano di utilizzo degli arenili, ma misteriosamente la discussione calendarizzata nel consiglio comunale della scorsa settimana su una specifica richiesta delle minoranze è saltata. Il sindaco Gianluca Taddeo aveva chiesto rinvio della discussione a causa “di una fantomatica assenza del dirigente di settore, come se la gestione delle aree demaniali ed il Piano di Utilizzazione degli Arenili abbia natura tecnica e non politica”.

A dirlo è l’associazione “Iniziativa per Formia” che, probabilmente intercettando il malumore che serpeggia da mesi nelle fila della maggioranza, lamenta anche la mancanza di un dibattito pubblico e di un necessario confronto “con gli operatori del settore e le associazioni di categoria. L’avrebbero dovuto intraprendere l’attuale Sindaco e tantomeno non è mai stato sollecitato dagli esponenti della sua maggioranza, tant’è che l’opposizione consigliare ha dovuto richiederne la discussione in aula la scorsa settimana”. Una bozza di delibera circola da settimane negli uffici comunali e, se fossero veritieri gli allegati approntati dall’ufficio demanio dell’ente, molti degli attuali gestori degli stabilimenti balneari dovrebbero cambiare mestiere dopo aver rappresentato con le rispettive e storiche famiglie un esempio da emulare nella gestione del settore turistico balneare. Un esempio? Il bando approntato prevede dei punteggi da assegnare e agli attuali gestori la loro esperienza e professionalità nel comparto verrebbero valutate con soli 2 punti sui 100 che prevede il capitolato. Quelli che stanno fuoriuscendo dalla ripartizione tecnica dell’ente sono – bisogna specificarlo – allegati forse non definitivi ma a fare di più e a compiere un’operazione verità su un argomento che implica conseguenze economiche e occupazionali importanti per la città e per il futuro del comparto per il presidente dell’associazione “Iniziativa per Formia, l’avvocato Luca Scipione, dovrebbero essere i “consiglieri di maggioranza”. E qual è la loro colpa: “Stanno dando prova di totale inutilità politica e irresponsabilità rispetto al ruolo istituzionale ricoperto, avallano la richiesta del Sindaco, subendo e facendo subire alla Città quella che appare una evidentissima presa in giro.”

Avv. Luca Scipione

L’interrogativo di “Iniziativa per Formia” mira ad ottenere una risposta se quanto sta avvenendo “è dovuta ad una nota ormai incapacità politica oppure, più verosimilmente, al fatto che il sindaco Taddeo ritenga che la pianificazione e la regolamentazione dell’uso del demanio marittimo sia una questione privata – sua e di una ristrettissima cerchia di amici – e che quindi abbia deciso di sottrarla alla discussione pubblica in vista di un clamoroso colpo di mano.” Iniziativa per Formia non ha peli sulla lingua quando chiama colpevolmente in causa la silenziosa ed inerme maggioranza Forza Italia-Fratelli d’Italia: “La decisione dei consiglieri di maggioranza di rinviare la discussione sul Pua ha purtroppo impedito di conoscere anche quali siano le intenzioni del sindaco di Taddeo circa i criteri di affidamento delle future concessioni degli stabilimenti balneari – la lingua batte dove il dente duole – e soprattutto ha consentito al Sindaco di non esprimersi su come egli e la sua ristrettissima cerchia di amici intendano trattare il know-how delle aziende concessionarie uscenti, con tutte conseguenze che ciò potrebbe avere per il territorio”. Questa severa presa di posizione di “Iniziativa per Formia” contiene un invito, politico, diretto alla maggioranza di centro destra di fare luce su quella che viene chiamata “ristrettissima cerchia di amici”. Perché dopo il danno – come capita abitualmente – arriva sempre la beffa..