LATINA, Stalking – La giornata internazionale contro la violenza sulle donne non è stata rispettata proprio da tutti. La Polizia di Stato di Latina, nel tardo pomeriggio di ieri, ha arrestato un uomo che, poche ore dopo aver ricevuto l’ammonimento del Questore per comportamenti persecutori nei confronti dell’ex compagna, avrebbe ripreso a tempestare la donna di messaggi, chiamate e minacce. L’arresto è avvenuto in flagranza differita grazie alla rapida attività investigativa della Squadra Mobile di Latina, attivatasi nell’immediatezza dei fatti attraverso la ricostruzione dei messaggi ricevuti dalla donna.
La vicenda prende forma nella tarda mattinata: dopo la notifica dell’ammonimento, a seguito di reiterate condotte violente dell’uomo nei confronti della ex compagna, l’uomo avrebbe inviato alla donna un’immagine scattata negli uffici di Polizia, accompagnata da una frase dal tono intimidatorio. Da quel momento, secondo quanto riferito dalla vittima, sono iniziati ripetuti tentativi di chiamata, messaggi di scherno e pressioni a sfondo geloso, tanto da farla rivolgere nuovamente alla Questura.
Mentre stava formalizzando la denuncia, la donna avrebbe ricevuto ulteriori videochiamate dall’uomo: una di queste, messa in viva voce di fronte agli investigatori, avrebbe confermato la natura insistente e ossessiva dei contatti. Contestualmente la donna ha riferito di aver trovato, per due giorni consecutivi, gli pneumatici della propria autovettura danneggiati nel parcheggio del luogo di lavoro.
Valutata la gravità e l’immediatezza dei comportamenti, il Pubblico Ministero di turno ha autorizzato il fermo dell’uomo. Gli agenti hanno rintracciato l’autovettura da lui utilizzata mentre si avvicinava all’abitazione dell’ex compagna per riconsegnare il figlio minore. L’uomo è stato bloccato e accompagnato in Questura ed inizialmente sottoposto agli arresti domiciliari.
Nonostante la misura, non ha cessato nelle attività intimidatorie e minacciose verso la ex compagna e pertanto, considerato l’aggravarsi dei fatti, il Pubblico Ministero ha disposto che lo stesso fosse condotto in carcere, in attesa dell’udienza di convalida.
L’episodio riaccende l’attenzione sul tema della violenza psicologica e dello stalking, fenomeni in costante crescita, e conferma l’importanza di denunciare tempestivamente ogni comportamento persecutorio. Il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari.