LATINA — Un incendio di chiara matrice dolosa ha distrutto una Renault Clio parcheggiata in via Faleria, una tranquilla traversa di via Tarquinia, alle prime luci dell’alba di ieri. Le fiamme, divampate poco prima delle 7 del mattino, hanno spezzato la quiete di una zona residenziale fatta di villette a schiera e famiglie ancora assonnate.
A dare l’allarme sono stati alcuni residenti, svegliati da un boato che ha scosso l’aria ancora fresca del mattino. A provocarlo, probabilmente, l’esplosione del serbatoio del combustibile. All’arrivo dei vigili del fuoco, la vecchia utilitaria era già avvolta dalle fiamme. L’abitacolo è andato completamente distrutto, mentre il vano motore è rimasto miracolosamente intatto: un dettaglio che per gli inquirenti lascia pochi dubbi sull’origine dolosa del rogo.
Gli agenti della Squadra Volante hanno effettuato una prima ispezione della scena, seguiti dagli specialisti della polizia scientifica che hanno raccolto campioni per accertare la presenza di liquidi acceleranti. Un lavoro minuzioso, reso ancora più complesso dall’assenza di telecamere di videosorveglianza nella zona.
Gli investigatori non hanno trovato elementi utili a ricostruire con certezza la dinamica, ma le modalità con cui si sono sviluppate le fiamme indicano un gesto intenzionale. Resta ancora avvolto nel mistero il movente.
Il proprietario dell’auto, un ragazzo di 28 anni originario della provincia di Salerno, da poco trasferitosi a Latina per lavorare come pizzaiolo, è stato ascoltato dagli investigatori. Al momento non emergono motivi evidenti per un gesto del genere, ma tutte le ipotesi restano aperte: dissidi personali, ritorsioni professionali o persino una bravata.
Fortunatamente, l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha evitato il propagarsi dell’incendio ad altre auto parcheggiate nelle vicinanze, come una Smart Fortwo che il proprietario è riuscito a spostare appena in tempo. Nel quartiere resta la paura. Nessuno avrebbe notato movimenti sospetti, complice anche l’orario in cui è divampato l’incendio.
Le indagini proseguono nel tentativo di dare un nome e un volto all’autore di questo gesto che ha colpito non solo una vettura, ma anche la tranquillità di un’intera comunità.