Minturno / Il Parco Riviera di Ulisse ed i sindaci premiano 10 laureandi

MINTURNO – Successo per il convegno sulla villa romana di Gianola e l’ex fornace Sieci: territorio, ricerca e progettualità al centro dell’incontro pubblico promosso dal Parco Riviera di Ulisse.
Si è svolto con grande partecipazione sabato 7 giugno, nella sala Labter dell’ex fornace Sieci a Scauri, il convegno “Idee e progetti per la valorizzazione della villa romana di Gianola e dell’area della fornace ex Sieci di Scauri”, promosso dall’Ente Parco Regionale Riviera di Ulisse con il patrocinio della Soprintendenza ABAP di Frosinone e Latina.
L’appuntamento ha rappresentato un momento importante di confronto pubblico tra istituzioni, studiosi, progettisti e cittadini, con interventi di rilievo da parte di docenti universitari, esperti del restauro, funzionari della Soprintendenza, tecnici del Parco e rappresentanti dei Comuni di Formia e Minturno.
Presenti anche i sindaci Gianluca Taddeo e Gerardo Stefanelli che hanno premiato dieci laureandi dell’Università di Ferrara e poi sottolineato l’importanza di una cooperazione attiva per la valorizzazione integrata del patrimonio archeologico e paesaggistico.
Molto apprezzati gli interventi dei funzionari tecnici del Parco, che hanno illustrato le prospettive operative legate agli scavi della chiesa medievale recentemente rinvenuta e i percorsi di tutela attiva già avviati.
Uno dei momenti più sentiti della giornata è stata la consegna del titolo simbolico di “Ambasciatori del Parco” a dieci laureandi dell’Università di Ferrara, che nelle loro tesi hanno affrontato con rigore scientifico e visione progettuale il tema della riqualificazione della villa di Gianola e dell’area delle ex Sieci. I giovani studiosi, visibilmente emozionati, hanno condiviso l’importanza dell’esperienza maturata sul campo e il valore del riconoscimento ricevuto.
«Il Parco Riviera di Ulisse intende sempre più porsi come luogo di progettazione condivisa e presidio attivo della conoscenza», ha dichiarato il Commissario Straordinario Avv. Massimo Giovanchelli.
«Eventi come questo dimostrano che il dialogo tra istituzioni, università e comunità è possibile e necessario. Restituire senso, funzione e bellezza ai luoghi è un’azione che richiede visione, ascolto e collaborazione: è questo il compito a cui il Parco vuole rispondere, oggi e nei prossimi anni».
L’incontro ha segnato un passo significativo in un percorso di valorizzazione che punta a coniugare tutela, ricerca, riuso e partecipazione pubblica, nella convinzione che il patrimonio culturale sia un bene vivo e condiviso