Formia / Dieci bagnanti intossicati dopo pranzo a base di tonno: ricoverati al “Dono Svizzero”

FORMIA – Una tranquilla giornata di vacanza sul litorale pontino si è trasformata in un pomeriggio di paura per dieci villeggianti napoletani, colpiti da una grave intossicazione alimentare dopo aver consumato del tonno in un noto stabilimento balneare di Gianola, a Formia.

L’allarme è scattato nel primo pomeriggio di mercoledì 20 agosto, quando una donna, intorno alle 16.30, ha accusato improvvisamente forti dolori addominali e ha perso i sensi. In pochi minuti, anche gli altri nove commensali – sei donne e quattro uomini, tutti tra i 50 e i 60 anni – hanno iniziato a manifestare gli stessi sintomi.

Sul posto sono intervenuti immediatamente i soccorsi: ambulanze del 118, pattuglie dei carabinieri della compagnia di Formia, militari del Nas di Latina e ispettori dell’Asl. Sei delle persone intossicate sono state trasportate d’urgenza in ospedale in ambulanza, mentre le altre quattro hanno raggiunto il pronto soccorso del “Dono Svizzero” di Formia con mezzi propri.

Le loro condizioni, secondo quanto riportato dai sanitari, non sono gravi. Tutti e dieci i pazienti sono stati ricoverati in osservazione e sottoposti ad accertamenti clinici per escludere complicazioni.

I carabinieri, insieme ai tecnici dell’Asl, hanno immediatamente avviato le verifiche per ricostruire la dinamica dell’accaduto. Nella cucina dello stabilimento balneare sono stati prelevati alcuni campioni della pietanza incriminata – una insalata di tonno – che verranno analizzati in laboratorio.

Al momento sembrerebbe esclusa l’ipotesi di botulismo, ma gli esami in corso chiariranno se l’intossicazione sia stata provocata da alimenti mal conservati o già acquistati in condizioni igienico-sanitarie precarie.

Quella che doveva essere una spensierata giornata di mare si è trasformata in un’esperienza da incubo per i dieci villeggianti, colti di sorpresa da violenti malori subito dopo il pranzo. La scena, con le ambulanze e le auto delle forze dell’ordine ferme davanti allo stabilimento, ha attirato anche numerosi curiosi dalla spiaggia.

Le prossime ore saranno decisive per comprendere l’origine dell’intossicazione e stabilire eventuali responsabilità.