FERENTINO – Una nuova fermata, a Ferentino, per l’alta velocità lungo la linea Roma-Napoli sarà la “migliore soluzione per rilanciare l’economia del Lazio meridionale e non solo”. Ne è convinta la Cisl a margine di un tavolo tecnico che martedì si è tenuto presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, un incontro che, convocato dal vicepresidente del consiglio e ministro, Matteo Salvini, ha registrato la partecipazione, tra gli altri, la partecipazione di uffici del MIT, dei rappresentanti di Rfi, Trenitalia e Ferrovie dello Stato, del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, degli assessori regionali Fabrizio Ghera e Giuseppe Schiboni; il segretario della V Commissione della Camera dei deputati, l’onorevole Nicola Ottaviani; del presidente della Provincia di Frosinone, Luca Di Stefano e dei sindaco di Frosinone, Supino e Ferentino, Riccardo Mastrangeli, Gianfranco Barletta e Piergianni Fiorletta. Ad indicare Ferentino quale località sede della nuova fermata della linea dell’alta velocità era stata la stessa Cisl lo scorso 30 giugno in occasione di un’iniziativa sindacale – spiegano Enrico Coppotelli, segretario generale Cisl Lazio, Antonella Valeriani, segretaria generale della Cisl Frosinone e Roberto Cecere segretario generale Cisl Latina – Supportammo il progetto con un dettagliato report sui benefici che l’opera può portare ad un vasto territorio, facendo di Ferentino uno snodo cruciale per i trasporti, al pari della stazione Mediopadana di Reggio Emilia.
Con Ferentino infatti, non verrebbe servito solo il Frusinate, ma un bacino molto più ampio di utenti e aziende che afferiscono alla provincia di Latina e alle regioni quali il Molise e l’Abruzzo. Dalle nostre analisi emerge anche che settori industriali strategici per il Lazio come l’agricoltura, il manifatturiero e il farmaceutico potrebbero trovare nuovi input, grazie alla connessione rappresentata dall’alta velocità di Ferentino, con il Nord Europa, principalmente Belgio e Paesi Bassi, che sono attraversati dal Corridoio di trasporto europei (Etc) scandinavo-mediterraneo”. “Connettere il Lazio meridionale a questo asse strategico di trasporto ferroviario, significa far crescere –hanno aggiunto i tre sindacalisti- le esportazioni potenziando anche i flussi turistici e lo sviluppo demografico di territori che stanno rischiando non solo la desertificazione industriale ma anche lo spopolamento”. E durante l’incontro di martedì al Mit è stato analizzato uno studio di prefattibilità realizzato da Rfi e l’analisi costi-benefici ha confermato che proprio Ferentino è l’ipotesi più conveniente sia dal punto di vista economico che sociale.
“Si tratta di un evidente riscontro – hanno concluso Coppotelli, Valeriani e Cecere – di quanto noi diciamo da tempo che ci fa ben sperare per un iter sempre più veloce per la messa a terra di un progetto così importante per la nostra regione con l’unico obiettivo della crescita e dello sviluppo per le persone, i territori e le economie”. Se l’analisi costi-benefici ha confermato che l’investimento è conveniente da un punto di vista economico-sociale e produrrà benefici netti per la collettività, i prossimi passi prevedono un aggiornamento dei costi e dell’analisi costi-benefici. Entro il mese di ottobre il tavolo sarà riconvocato per un preliminare aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto.
Lusinghiero il commento del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca dopo l’incontro coordinato dal Ministro Salvini:””Abbiamo preso un impegno per Frosinone e per l’intero Basso Lazio rritori e stiamo mantenendo la parola. Ho voluto chiamare la nuova fermata dell’Alta Velocità a Ferentino ‘operazione 28 minuti’: tanto impiegheranno, infatti, i cittadini del Frusinate e del pontino per raggiungere il centro di Roma, un risultato che cambierà la qualità della vita delle persone e, soprattutto, il futuro del territorio. Questo progetto è fondamentale per la competitività delle imprese, per attrarre nuovi investimenti e per valorizzare la favorevole congiuntura economica che stiamo vivendo”. Ringraziando Salvini “per il lavoro di coordinamento e per l’attenzione costante rivolta al Lazio”, il presidente Rocca ha sottolineato concludendo come “la sinergia tra Governo, Regione, enti locali, Rfi e Ferrovie dello Stato rappresenta un modello virtuoso di collaborazione istituzionale, capace di trasformare le esigenze del territorio in scelte concrete e strategiche per lo sviluppo delle nostre comunità”.
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