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Marco Bellocchio ospite d’onore del Fondi Film Festival

È Marco Bellocchio l’ospite d’onore della XXIV edizione del Fondi Film festival – Riviera d’Ulisse, che dopo l’anteprima a Terracina con il premio Oscar Vittorio Storaro e la giornata svoltasi domenica 14 al Museo Nazionale Archeologico di Sperlonga, proseguirà fino al 28 settembre a Fondi in Sala Carlo Lizzani. Giovedì 18 settembre, alle 19, è in programma infatti, l’incontro con il regista dell’ancora inedita serie Tv “Portobello”, le cui prime due puntate sono state proiettate nei giorni scorsi con unanime consenso di critica e di pubblico alla Mostra del Cinema di Venezia. Al regista nativo di Bobbio il festival organizzato dall’associazione culturale “Giuseppe De Santis” ha deciso quest’anno di dedicare anche una retrospettiva di alcuni significativi film, che costituisce un importante omaggio a uno dei più influenti autori del cinema europeo. Bellocchio – che giovedì prossimo in Sala Lizzani dialogherà con il direttore artistico del festival Marco Grossi – è una delle figure più rilevanti e coerenti del cinema contemporaneo.

Ha attraversato oltre sei decenni di storia del Paese mantenendo intatta la sua vocazione autoriale e critica. Il suo cinema è fin dagli esordi uno spazio di contestazione, analisi impietosa delle istituzioni – la famiglia, la scuola, la Chiesa, lo Stato – e specchio inquieto delle tensioni individuali e collettive. La sua opera si colloca all’incrocio tra politica e psicoanalisi, ideologia e subconscio, autobiografia e sguardo civile. Stilisticamente, Bellocchio ha mostrato un’evoluzione che ha saputo tenere insieme rottura e rigore. Se i suoi primi film erano segnati da un montaggio nervoso e da una recitazione quasi espressionista, con gli anni il suo stile si è fatto più sobrio, ma non meno penetrante, con una scrittura cinematografica sempre legata alla ricerca di verità spesso scomode o rimosse. Il suo è un cinema che interroga e si interroga, che rifugge ogni facile pacificazione.

“L’importanza di Bellocchio – ha affermato Marco Grossi – risiede anche nella sua longevità artistica: ha saputo attraversare epoche molto diverse restando fedele a un pensiero critico, pur aggiornando continuamente il proprio linguaggio. Dai primi attacchi alla borghesia italiana all’esplorazione dei fantasmi familiari e religiosi, fino alla memoria storica e alla riflessione autobiografica, ha costruito un’opera coerente e stratificata, che rappresenta una delle espressioni più alte e consapevoli del cinema d’autore italiano”. L’incontro di giovedì 18 sarà arricchito dagli interventi del regista Gianfranco Pannone e dell’ingegnere formiano del suono Lilio Rosato, abituale collaboratore del grande cineasta.

A seguire, alle 21, è in programma il primo titolo della rassegna retrospettiva su Bellocchio: “Marx può aspettare” (2021), toccante documentario dedicato al fratello gemello Camillo, morto suicida, che diventa indagine affettiva ma anche riflessione sulla memoria e sulla responsabilità.

Nei giorni successivi saranno proposti il folgorante esordio di Bellocchio “I pugni in tasca” (1965), “Nel nome del padre” (1972), “Diavolo in corpo” (1986), “L’ora di religione” (2002) e il più recente “Rapito” (2023). Per il Fondi Film Festival l’associazione Giuseppe De Santis ha partecipato all’avviso pubblico “Lazio Terra di Cinema” della Regione Lazio ed è in attesa di conoscere l’esito dell’istanza. Allo stato attuale, l’iniziativa si avvale del patrocinio e del contributo dei Comuni di Terracina, Sperlonga e Fondi, del patrocinio di Ente Parco Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi, Ente Parco Regionale Riviera di Ulisse, Fondazione Città di Terracina e della collaborazione di Direzione Regionale Musei Nazionali Lazio e Gruppo Asperger Lazio Odv. Main sponsor: Banca Popolare di Fondi, ICOEL, GIS – Grassi Industrial Services. Tutte le iniziative del festival sono come sempre a ingresso gratuito.