Parco Monti Aurunci, Vincenzo Fedele in pole position per la presidenza

FORMIA, Parco Monti Aurunci – Nel linguaggio della borsa le sue azioni sono state sospese per eccesso di rialzo. Ex coordinatore comunale di Minturno, Vincenzo Fedele potrebbe diventare nei prossimi giorni con un decreto del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca il neo presidente dell’ente parco regionale più importante, quello dei Monti Aurunci. Questa nomina la prossima settimana potrebbe risultare una delle due conseguenze politiche dei guai giudiziari che hanno colpito un mese fa il consigliere regionale (autosospesosi da Fratelli d’Italia) Enrico Tiero. La seconda è l’ormai certo ingresso nel consiglio regionale della terracinese e procacciniana Emanuela Zappone. Lo farà appena sarà resa esecutiva la sospensione temporanea dall’incarico di consigliere regionale di Tiero che potrebbe arrivare con un voto dell’assemblea della Pisana per prendere atto di un decreto di sospensione che, per effetto della legge Severino, sarà emesso dalla Presidenza del consiglio e notificato dalla Prefettura di Roma.

La nomina di Fedele potrebbe anticipare quella della Zappone, promossa nel frattempo dal Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin da commissario straordinario a presidente di uno dei più significativi parchi nazionali, quello del Circeo. L’ex coordinatore comunale di Fdi di Minturno, politicamente scoperto dall’ex presidente della Provincia Armando Cusani, è poi approdato in Fratelli d’Italia e con i voti del consigliere regionale Tiero nei mesi scorsi (dopo essere candidato alle regionali del 2023, risultando il quinto dei più votati) ha contribuito ad eleggere suo successore alla guida del partito di Minturno il consigliere comunale Francesco La Rocca. Fedele sabato mattina era a Latina e ha partecipato ai lavori della direzione provinciale di Fdi di cui è stato ospite l’assessore regionale al bilancio Giancarlo Righini. E non è un caso che Fedele abbia parlato in conclusione ed informalmente con Righini che, avendo la delega ai Parchi, sarà l’assessore chiamato a proporre al presidente Rocca la nomina del Parco Regionale dei Monti Aurunci. Al momento l’ente è guidato, in qualità di commissario straordinario dall’ingegnere di Gaeta Fiorello Casale. Difficilmente sarà promosso a presidente solo perché sul piano politico era stato indicato dal consigliere Tiero che, al momento ai box della politica, si è anche autosospeso da Fratelli d’Italia.
Interpellato sulla sua possibile nomina a neo presidente dell’ente Parco avente sede a Campodimele, Fedele non ha confermato e tantomeno smentito questa indiscrezione: “E’ ancora presto – ha dichiarato – Il tutto, sono sincero, è ancora in fase di valutazione”. E i prossimi giorni saranno decisivi, se non fondamentali.
Del resto i lavori della segreteria provinciale di Fdi hanno ribadito, alla presenza appunto, dell’assessore Righini, come
“Il Lazio viva un momento di opportunità, liberate risorse e ridotto il debito”. Nel suo intervento introduttivo il coordinatore provinciale del partito, il Senatore Nicola Calandrini, ha ringraziato il consigliere regionale Vittorio Sambucci che in settimana è stato eletto presidente della Commissione Sviluppo Economico della Regione ma poi ha fatto il punto sulla delicata fase del tesseramento in corso in una stagione politica in cui non sono previsti i congressi comunali: “Rimane un momento decisivo per radicare ulteriormente Fratelli d’Italia nei territori. Dobbiamo continuare a crescere in modo ordinato, coinvolgendo le nostre comunità e valorizzando l’impegno di chi ogni giorno lavora sul territorio”. Fdi con la Lega è in rotta di collisione con Forza Italia per la gestione e la capitalizzazione da 30 milioni di
Acqualationa ma auspica unità in vista del voto di marzo 2026 per l’elezione di secondo livello del nuovo prresidente della Provincia e per il rinnovo del consiglio di via Costa: “Ci faremo trovare pronti, lavorando con spirito unitario e con l’obiettivo di valorizzare le migliori energie amministrative della provincia” ha aggiunto il Senatore Calandrini. Intervenendo, l’assessore Righini ha illustrato i risultati conseguiti e le prospettive della Regione Lazio sul piano del risanamento finanziario, della programmazione economica e del sostegno alle filiere produttive. “Il Lazio vive un momento ricco di opportunità – ha affermato – Abbiamo ridotto il debito regionale da oltre 23 miliardi a meno di 8, grazie a una gestione rigorosa e responsabile che non ha però penalizzato lo sviluppo. Dal marzo 2023 la Regione non contrae nuovo debito e continua a investire attraverso fondi strutturali, PNRR e risorse liberate con le nuove norme sul consolidamento”. Righini ha anche ricordato i risultati legato ai fondi strutturali: “Siamo la prima Regione italiana per utilizzo delle risorse del PSR: il 100% dei fondi è stato impegnato. Questo significa sostegno reale alle imprese, ai giovani agricoltori, alle filiere strategiche. E lo stesso vale per il FESR, il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione e il Fondo Sociale Europeo: su ogni linea di programmazione siamo pienamente in linea o oltre gli obiettivi di spesa”. Nessun cenno alle vicende giudiziarie di Tiero ma Righini si è detto fiero del fatto di “aver posto fine a ogni logica romanocentrica, riportando equilibrio tra la capitale e gli altri territori. Qui abbiamo stanziato risorse dedicate, a partire dai 500 mila euro per la videosorveglianza inseriti in legge di stabilità, fino alle opportunità offerte dalla Zls, strumenti cruciali per rendere competitivo il sistema produttivo pontino”. L’ultimo argomento affrontato dall’assessore regionale al bilancio ha riguardato il buon stato della salute laziale: “Per il secondo anno consecutivo registriamo un utile nel sistema sanitario, 153 milioni reinvestiti nell’acquisto di nuove attrezzature per abbattere le liste d’attesa. È un segnale importante dopo anni di gestione disattenta e di deficit crescenti”.