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Gaeta / Ciano al sindaco di Venezia: Cialdini non è un eroe, cambiate nome al piazzale

GAETA, VENEZIA – La richiesta è partita da Gaeta con destinatario il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro: si attivi subito per cambiare il nome del piazzale dei tram a Mestre intitolato al generale Enrico Cialdini.  Il mittente è uno dei personaggi tra i più noti della città, l’ex assessore al demanio e ora presidente onorario del partito del Sud, Antonio Ciano. Ha rinnovato la richiesta al sindaco di Venezia di dare attuazione ad una decisione del consiglio comunale del 17 dicembre 2013 della città lagunare per togliere nel piazzale dell’interscambio dei tram a Mestre il nome del generale Cialdini, considerato non un eroe ma un massacratore per aver provocato, alla testa dell’esercito Sabaudo, oltre 4000 morti, tra militari e civili, durante lo storico assedio di Gaeta da parte delle truppe piemontesi nel febbraio 1861. Eppure la delibera di modificare il nome a questo importante piazzale di Mestre fu approvata a larghissima maggioranza; 25 voti favorevole ed un solo non votante il leghista Giovanni Giusto, oggi delegato di Brugnaro. A proporla fu Sebastiano Bonzio, della Federazione della sinistra, secondo il quale Cialdini – che a Mestre moltissimi ignorano la sua esistenza e ruolo –  non è stato solo un diplomatico e uomo politico, come riportano i libri di storia, ma protagonista della durissima repressione di Gaeta, nel 1861. Intanto la sortita di Ciano, non è caduta nel vuoto. L’assessora alla toponomastica del comune di Venezia Paola Mar ha recuperato la delibera di revoca, afferma che ci sono alcune questioni tecniche da risolvere ma annuncia che della richiesta partita da Gaeta sarà oggetto di discussione nella Giunta di centrodestra. Il quotidiano “La Nuova Venezia” propose un sondaggio per trovare un nuovo nome al piazzale del tram. Risposero più di mille persone. La candidatura dello psichiatra e promotore della legge di chiusura dei manicomi Franco Basaglia ottenne più consensi di altri nomi, quelli dell’ingegner Eugenio Miozzi e del giudice Falcone mentre la precedente amministrazione preferì l’intitolazione a Lyde Posti Cuneo, pioniera locale dei diritti dei disabili. Ma non se ne fece più nulla… Antonio Ciano ricorda come il consiglio comunale di Napoli all’unanimità ha deciso di togliere il mezzobusto di Cialdini dalla sede della camera di Commercio partenopea. Un’analoga iniziativa l’ha promossa a Reggio Emilia: “Spero non serva organizzare delle proteste – ha ottenuto Ciano – per ottenere una risposta”