MINTURNO – “Rammaricato” per la decisione del socio di privato di Acqualatina, Italgas, di affiancare alcuni sindaci civici, di Fratelli d’Italia e della Lega per impedire (con il non voto) l’approvazione della mozione di sfiducia contro la presidente Cinzia Marzoli, il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli ha deciso improvvisamente di prendere carta e penna e di scrivere al neo amministratore delegato dell’ente gestorte Patrizia Vasta per chiedere “la risoluzione delle problematiche attinenti i temi ambientali, con particolare riguardo alla qualità delle acque superficiali interne e del mare”. Stefanelli prima di chiedere l’intervento di Acqualatina – rinnovato ora con vena polemica dopo la mancata approvazione della mozione contro la presidente Marzoli – esalta i risultati conseguiti dalla sua amministrazione comunale in tema di “riqualificazione urbana ed ambientale” come la ricerca e repressione degli scarichi abusivi che hanno portato la città ad “avere un’immagine nuova, di maggiore appeal, ed all’ottenimento di riconoscimenti di notevole profilo. Non a caso anche quest’anno no, per il quinto anno consecutivo, Minturno avrà la Bandiera Blu”.
E’ volontà, “indifferibile e irrinunciabile”, dell’amministrazione minturnese evitare “il verificarsi di episodi che possano in qualunque modo turbare la fruizione del litorale, delle spiagge e del mare da parte dei turisti che ancora si prevedono numerosi ed in continuo aumento”. Cosa fare? Acqualatina – si legge nella lettera all’ad Vasta – è stata inviata a porre in essere “tutti gli accorgimenti, tutte le iniziative e tutte le azioni necessarie affinchè il sistema di collettamento e della depurazione delle acque reflue non possa determinare episodi, ancorchè improvvisi, accidentali e di breve durata, che riversino sulle spiagge e quindi nel mare, reflui non trattati”. Il comune di Minturno ribadisce infine la necessità di provvedere alla revisione, manutenzione e gestione degli sfioratori di piena presenti lungo il sistema di collettamento e delle questioni – così le definisce il sindaco Stefanelli concludendo la sua lettera all’Ad Vasta – che possano impedire la loro entrata in esercizio