Pedemontana, Formia e Gaeta non presentano osservazioni al progetto Anas

Un consiglio comunale che, necessario, non si svolgerà mai? E poi alle amministrazioni comunali di centro destra di Formia e Gaeta interessi realmente la realizzazione del progetto per la costrizione di un’arteria, la Pedemontana, che consenta dopo decenni di attesa al traffico, urbano ed extraurbano, di by-passarle a monte? Sono alcuni degli interrogativi che campeggiano in una richiesta che il gruppo consiliare del partito Democratico al comune di Gaeta ha inviato al neo presidente d’aula Gennaro Dies e al sindaco Cristian Leccese. I Consiglieri Dem Emiliano Scinicariello, Franco De Angelis e Sabina Mitrano hanno chiesto che venga convocato il massimo consesso cittadino entro una data ben definita, il 5 settembre 2025. E una ragione tecnico-amministrativa e burocratica esiste: è il termine ultimo entro il quale, secondo la decisione assunta dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), vanno presentate (da chiunque) le osservazioni al progetto della strada Pedemontana attraverso quanto prescrive l’avviso “Pubblicazione Integrazioni Avvio Nuova Consultazione”. Se questa istanza dei consiglieri comunali di Dem di Gaeta non sarà (visti i tempi contingentati) presa in considerazione, il collega di Formia Alessandro Carta ha deciso di mettersi l’anima della pace la scorsa settimana quando aveva inoltrato la stessa richiesta ricevendo dalla presidenza del consiglio comunale una risposta ben collaudata: “Non ci sono i termini per convocare la seduta”.

Eppure i due principali comuni del sud pontino interessati alla costruzione di un’arteria che li by-passasse a monte il tempo a disposizione per presentare le loro osservazioni al tracciato l’hanno avuto sintetizzando le ultime vicende tecnico-amministrative sulla Pedemontana evidenziate dai consiglieri Scinicariello, De Angelis e Mitrano. Nel novembre 2021 l’Anas presentò al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici un Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE), discusso nella seduta del 30 marzo 2022 ma il voto venne rinviato per la richiesta di chiarimenti e integrazioni. Nel luglio 2022 il PFTE aggiornato fu ritrasmesso al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che avanzò un’ulteriore revisione progettuale, sulla base delle osservazioni e delle prescrizioni contenute nel parere numero 94/2022 del 24 novembre 2022. Nel gennaio 2023 per ottemperare alle osservazioni e alle prescrizioni, l’Anas chiese al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di poter procedere alla redazione del progetto definitivo, pur in assenza del parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Il 6 dicembre i sindaci di Gaeta e Formia, Cristian Leccese e Gianluca Taddeo inviarono una nota all’Anas e alla Regione Lazio espressero un assenso alla realizzazione della nuova strada, ma richiesero, tra l’altro – e soprattutto per ciò che riguarda il territorio di Gaeta – che l’innesto della nuova arteria avvenisse su via dell’Agricoltura, permettendo una connessione diretta con la zona industriale. Ciò avrebbe comportato l’abbandono della previsione progettuale di riportare il traffico sulla Flacca, all’altezza di Vindicio.

Il 18 dicembre scorso l’Anas presentò il progetto definitivo e stabilì che le osservazioni sarebbero potute essere presentate al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica entro il 13 marzo 2025. E cosa fecero i comuni di Formia e Gaeta rimasero inermi, nonostante tutto: non presentarono alcuna osservazione. Dotandosi di tanta pazienza lo stesso Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha riaperto i termini per la presentazione delle osservazioni, la cui scadenza è prevista appunto per venerdì 6 settembre 2025. I Dem Scinicariello, De Angelis e Mitrano non hanno evidenziato la mancata approvazione delle osservazioni da parte del consiglio comunale ma hanno pesantemente il comportamento omissivo, dal punto di vista politico, dell’ex sindaco della città, l’attuale consigliere regionale di Forza Italia Cosimino Mitrano: ”Qualcuno ha pensato bene di fare proclami roboanti per intestarsi il “successo” del finanziamento di quest’opera attesa da molti decenni, ma – guarda caso – ha omesso di dire alcune cose sostanziali che impatteranno moltissimo sul nostro territorio e sulle nostre vite. La Pedemontana fu concepita, in origine, come un’infrastruttura che potesse risolvere i problemi della viabilità del nostro territorio, da Formia a Gaeta (incluse). Oggi è un progetto che dovrebbe risolvere – peraltro solo parzialmente, e manco è sicuro… – il problema del traffico all’interno di Formia, evitando che i mezzi pesanti passino all’interno della città.

Dunque, parte come un progetto “decapitato”. Il traffico dei mezzi pesanti, che dovrebbe essere convogliato nella nuova Pedemontana, verrà letteralmente scaricato a Vindicio, in località Canzatora, un’area che diventerà un imbuto per poi intasare la piana di S.Agostino. Non c’è che dire… geniale!”. Eppure il Sindaco Leccese, in una nota del 2023 scritta a quattro mani col suo omologo di Formia, aveva chiesto di proseguire il tragitto internamente e di prevedere nella progettazione l’ampliamento dell’attuale strada provinciale Sant’Agostino. Ipotesi non tenuta in considerazione. Adesso, riaperti i termini per le osservazioni al progetto, si riapre anche la finestra per salvare il progetto da questo potenziale disastro per Gaeta, per la sua viabilità e tutto ciò che ne consegue in termini di qualità della vita e di sicurezza.”. Il Pd dimostra di pretendere troppo quando ha sollecitato, oltre la convocazione del consiglio comunale, anche quella commissione urbanistica. E sempre entro il 5 settebre 2025.

NIENTE CONSIGLIO COMUNALE NEPPURE A FORMIA

A chiedere per prima lo consiglio comunale di Formia il 26 giugno era stato il capogruppo della lista “Guardare Oltre” Imma Arnone che, confidando nella nuova proroga concessa per la presentazione delle osservazioni, sperava che l’argomento venisse trattato nella seduta del 30 giugno scorso: “Ma in conferenza capogruppo mi è stato detto che i tempi erano troppo brevi affinché il Sindaco potesse prendere notizie. Bah! Insomma doveva assumere notizie dopo i grandi proclami e le infinite sfilate degli alti politici di turno. E pensare che il comune di Formia risultò inadempiente in occasione del termine scaduto il 13 marzo scorso. Dispiace che il consiglio – luogo naturale di discussione su tempi così importanti – rimanga escluso da queste tematiche che interessano i cittadini sulla loro pelle”!