Peppe Servillo inaugura a Formia la stagione “Senza sipario” del Teatro Brecht

FORMIA – Sabato 22 novembre lo straordinario Peppe Servillo apre la stagione Senza Sipario promossa dal Teatro Bertolt Brecht in collaborazione l’ATCL circuito multidisciplinare del Lazio sostenuto da MIC-Ministero della Cultura e Regione Lazio. Da novembre a aprile sette spettacoli tra musica, commedia, nuova drammaturgia e rivisitazione di grandi classici a cui si aggiungono quattro spettacoli fuori abbonamenti per un’appassionante stagione.

Si parte sabato alle ore 21.00 al Piccolo Teatro Iqbal Masih con lo spettacolo inaugurale della stagione, “Il fuoco che ti porti dentro”, il romanzo di Antonio Franchini (Marsilio) letto da Peppe Servillo accompagnato alla chitarra da Cristiano Califano.

“Il fuoco che ti porti dentro” racconta la vita e la morte di Angela, una donna dal carattere impossibile. Una donna che incarna in maniera emblematica tutti gli orrori dell’Italia, nessuno escluso: «il qualunquismo, il razzismo, il classismo, l’egoismo, l’opportunismo, il trasformismo, la mezza cultura peggiore dell’ignoranza, il rancore…».

Questa storia è un’indagine nella vita, nelle passioni e negli odi di una donna alla ricerca di una spiegazione possibile. La forma è quella della commedia, il contenuto quello della tragedia. Un’eroina eccessiva e imprevedibile, capace di alternare toni drammatici e ossessivi a momenti decisamente comici.

“Siamo arrivati al varo della nave, sabato si parte, tutti insieme, per un viaggio lungo e appassionato, i porti e le isole che ci accoglieranno sono fantastici e ricchi di storie e protagonisti affascinanti. Non perdere questa straordinaria occasione di salire a bordo.

È vero, il divano e il telecomando sono molto più comodi, ma partire insieme a noi appagherà quell’Ulisse che abita i nostri desideri, che ci fa scegliere il mare aperto e staccare la nostra Zattera dalla certezza della terra ferma.

Peppe Servillo condurrà la nave per il primo tratto, sarà straordinario danzare con lui dentro le tempeste”, afferma il direttore artistico Maurizio Stammati.