Farmaceutica, firmato a Latina il protocollo tra università La Sapienza, Comune e Unindustria

LATINA – La farmaceutica è da anni uno dei settori trainanti dell’economia del nord della provincia di Latina, un comparto che concentra eccellenze produttive, competenze altamente specializzate e una quota rilevante della produzione nazionale. In questo contesto, oggi a Latina, negli spazi dell’ex Garage Ruspi, è stato firmato un protocollo d’intesa che punta a valorizzare il capitale umano, la ricerca e l’innovazione, rafforzando ulteriormente il ruolo del territorio come polo d’eccellenza nel settore. A sottoscrivere l’accordo quadro sono stati la rettrice della Sapienza Università di Roma, Antonella Polimeni, il sindaco di Latina, Matilde Celentano, e il presidente di Unindustria Latina, Fausto Bianchi, in rappresentanza del presidente regionale Giuseppe Biazzo, alla presenza del Prefetto Vittoria Ciaramella, delle autorità istituzionali, civili e militari e degli studenti del Polo Pontino della Sapienza.

L’accordo nasce dalla volontà dell’Amministrazione comunale di avviare un patto territoriale per le competenze e la competitività, uno strumento condiviso per favorire politiche attive del lavoro, formazione qualificata e occupazione stabile in un territorio che ospita uno dei poli farmaceutici più importanti del Paese. Unindustria ha accolto fin da subito la proposta, forte del suo ruolo nella connessione tra imprese e mondo accademico, mentre Sapienza ha ribadito il proprio impegno nel valorizzare il patrimonio scientifico e culturale del territorio, investendo in percorsi che accrescano la competitività anche a livello internazionale.

La convenzione prevede la progettazione di nuovi percorsi universitari, master, corsi professionalizzanti e programmi di alta formazione in linea con le esigenze del settore, con particolare attenzione alle discipline STEM. Tra gli obiettivi, anche l’inserimento lavorativo degli studenti e dei giovani laureati attraverso tirocini, apprendistati e contratti di formazione, oltre al sostegno allo sviluppo di startup, spin-off universitari e centri di ricerca specializzati nel campo farmaceutico e biotecnologico, grazie alla creazione di incubatori e acceleratori territoriali.

Nel suo intervento, la rettrice Antonella Polimeni ha sottolineato il valore simbolico e operativo dell’ex Garage Ruspi, recentemente trasformato in una sala studio tra le più suggestive e funzionali del Paese, e destinato a diventare un nuovo riferimento culturale per la città. Ha ricordato il legame profondo tra Sapienza e Latina, definendo l’accordo un passaggio strategico per rafforzare il rapporto tra università, territorio e sistema produttivo, anche grazie alla collaborazione con Unindustria e ai progetti in corso nel Rome Technopole, uno dei principali poli italiani dedicati all’innovazione.

Il sindaco Matilde Celentano ha parlato di un passo decisivo per il futuro della città, spiegando come il protocollo rientri in una più ampia strategia volta a potenziare l’offerta universitaria, avvicinare competenze e mercato del lavoro e valorizzare il ruolo centrale del comparto farmaceutico nel territorio pontino. Ha evidenziato l’importanza della sinergia tra istituzioni, università e imprese per costruire un modello di sviluppo basato sulla conoscenza, sulla qualità del lavoro e sull’innovazione, sottolineando come il progetto contribuirà anche a mostrare il nuovo volto della città in vista del Centenario del 2032.

Sul peso del settore farmaceutico si è soffermato anche Massimo Scaccabarozzi, presidente della Sezione Farmaceutica e Biomedicali di Unindustria, ricordando come Latina rappresenti uno dei poli produttivi più rilevanti d’Italia, con il 15% della produzione nazionale e una quota significativa di addetti attivi nel comparto. Per Scaccabarozzi, la formazione di profili tecnici e scientifici altamente specializzati è una condizione imprescindibile per mantenere la competitività delle aziende in un mercato globale sempre più esigente. Lo stesso concetto è stato ribadito da Fausto Bianchi, presidente di Unindustria Latina, che ha definito il protocollo un tassello essenziale per avvicinare studenti e imprese, valorizzare le buone pratiche già avviate e rafforzare un ecosistema innovativo capace di far crescere insieme istituzioni e tessuto produttivo, affinché Latina possa consolidarsi come città universitaria e polo d’eccellenza nel settore farmaceutico.