MINTURNO – “Autismo: Dalla scuola al progetto di vita”. L’aula magna del liceo scientifico “Leon Battista Alberti” di Marina di Minturno ha fatto registrare già un sold out per il corso di formazione gratuito che, in programma giovedì 27 novembre dalle ore 15 alle ore 19, è riservato, grazie sempre alla vivacità operativa e culturale dell’associazione “Liberautismo”, a quelle articolazioni che sono e fanno scuola: dirigenti, docenti, assistenti, professionisti e, soprattutto, i genitori. Parlare di progetto di vita a scuola è sempre più fondamentale e non a caso questo concetto, decisamente rivoluzionario dal punto sociale e culturale, oggi è un perno della riforma dell’assistenza alle persone con disabilità in Italia, come previsto dal Decreto Legislativo 62/2024.
Ma cosa significa davvero e perché è importante iniziare già a scuola?
La risposta la forniscono due pilastri di “Liberautismo”, l’avvocato Pasquale Marino e sua moglie Laura De Fabritiis: “Per i ragazzi nello spettro autistico, la scuola non rappresenta solo un luogo di apprendimento, ma anche un ambiente in cui sperimentare autonomia, relazioni, abilità sociali e comunicative. Il progetto di vita, quindi, non può iniziare a 18 anni: deve essere costruito giorno per giorno, con il contributo di tutti — scuola, famiglia, operatori.
Parlarne significa promuovere l’inclusione reale, riconoscere le potenzialità di ogni studente, pensare al dopo-scuola, al lavoro, alla casa, alle relazioni, aiutare i docenti e i genitori ad avere una visione a lungo termine. Il corso di formazione di giovedì pomeriggio si inserisce in un progetto del comune di Minturno, “Salute, Benessere e Prevenzione 2025”, approntato a stretto gomito con l’istituzione scolastica di via Santa Repata guidata dal professor Amato Polidoro. E gli organizzatori hanno scelto il meglio per tenere questo corso di formazione: la dottoressa Rosaria Benincasa, psicologa e supervisore Bcba (Applied Behavior Analysis), un metodo che nel corso degli anni si sta rivelando un efficace strumento terapeutico. Quella di giovedì si preannuncia un’occasione, qualitativamente unica, per “riflettere, acquisire strumenti pratici, e costruire insieme una scuola più consapevole, accogliente e orientata al futuro”. E l’iniziativa è finalizzata a comprendere le caratteristiche del Disturbo dello Spettro Autistico, a fornire strumenti per una “didattica inclusiva ed efficace”, per presentare l’approccio Aba come “metodologia educativa e di intervento e per promuovere la costruzione di un percorso scolastico finalizzato all’autonomia e al progetto di vita. Il corso, inoltre, si suddividerà in tre parti. Nella prima parte saranno affrontati temi come l’autismo in età evolutiva e adolescenziale; gli aspetti cognitivi, comunicativi e comportamentali: conoscere i bisogni educativi e relazionali e analizzare le criticità ma anche le risorse del rapporto autismo-scuola secondaria. La dottoressa Benincasa illustrerà poi i principi e l’applicazione dell’Aba; i suoi fondamenti; il rinforzo ed il modellamento; gli esempi pratici di intervento nel contesto scolastico e, inoltre, la gestione di quelli che vengono definiti i “comportamenti problema”. Il terzo ed ultimo aspetto del corso svilupperà temi delicatissimi come lo svolgimento della didattica per obiettivi funzionali e l’adattamento curricolare.
Con “Autismo: Dalla scuola al progetto di vita” l’associazione “Liberautismo Aps” continua così a promuovere iniziative concrete per creare alleanze tra famiglie, scuola e territorio: “Insieme – concludono l’avvocato Marino e la dottoressa De Fabritiis – possiamo fare la differenza, un passo alla volta, già da oggi”.
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