Scontro velenoso tra i sindaci di Formia e di Minturno su FRZ e Rifiuti

FORMIA / MINTURNO – Neppure un giro di lancette di orologio che i sindaci di Formia e di Minturno, Gianluca Taddeo e Gerardo Stefanelli, sabato pomeriggio si sono punzecchiati sull’attuale management della Futuro Rifiuti zero. Al primo cittadino non sono affatto piaciute le considerazioni del capogruppo della lista Guardare Oltre” Imma Arnone e dei consiglieri comunali del Pd, Luca Magliozzi e Alessandro Carta che, firmatari di una richiesta di svolgimento di una seduta monotematica del consiglio comunale, hanno chiesto politicamente la testa dell’amministratore unico della “Frz” Raffaele Rizzo (al momento hanno deciso di temporeggiare i sempre più latitanti consiglieri comunali della Lega Antonio Di Rocco, Nicola Riccardelli e Amato La Mura in attesa della commissione Ambiente di martedì mattina).

Naturalmente una richiesta derivante dalla conclusione del matrimonio industriale tra la “Frz” ed il comune di Ventotene a cui il sindaco offre, nonostante i chiarissimi comunicati stampa del sindaco isolano Carmine Caputo, una personalissima interpretazione non mancando di accusare i tre consiglieri d’opposizione di centro sinistra di “diffondere informazioni distorte ed allarmistiche. Il comune di Ventotene non è mai uscito dalla compagine societaria della FRZ, molto più semplicemente farà svolgere il servizio di igiene urbana ad altra società. Si tratta di una decisione liberamente assunta dopo che gli è stato chiesto di pagare alla “Frz” importo intero per l’effettivo costo del servizio”. Insomma il sindaco Taddeo non era più tollerabile che i ritardi del comune di Ventotene nel pagamento del servizio svolto dalla “Frz” venissero scaricati indebitamente sui contribuenti di Formia”.

Taddeo e Stefanelli hanno avuto uno scambio sui social al color bianco dopo che il sindaco di Formia ha fornito la sua (sempre) particolare versione sulla mancata adesione alla “Frz” dei comuni di Minturno e di Spigno Saturnia. Taddeo, sempre rispondendo alla lista Guardare Oltre” e al Pd formiano, ha chiesto di informarsi “prima di parlare, per evitare brutte figure”. Se Spigno Saturnia, “al di là di qualche debole approccio informale, non ha mai manifestato in alcun atto la volontà di entrare nella Frz”, quello di Minturno, invece, “si è limitato nel settembre 2024 ad adottare una semplice delibera di giunta di indirizzo al proprio responsabile di studiare e valutare l’opportunità e la convenienza di entrare in Frz”.. Insomma secondo la versione di Taddeo i comuni di Minturno e di Spigno Saturnia non hanno mai deliberato “né la volontà di entrare nella Ferz né ha mai assunto gli impegni economici. E questo nonostante noi ci fossimo fatti parte attiva organizzando riunioni, anche con la partecipazione dei nostri dirigenti per affrontare gli aspetti tecnici. La Frz dopo 3 anni di riorganizzazione e riassetto, gode finalmente di ottima salute, si appresta a divenire una multiservizi e potrà tranquillamente proseguire anche, eventualmente, senza altri Comuni”.

Il sindaco di Minturno e presidente della Provincia di Latina Stefanelli nel dibatttito alimentato inizialmente sui social non ha voluto sindacare le “scelte legittime di altre amministrazioni” (con un chiaro riferimento a quella di Ventotene) ma ha deciso di fornire la sua versione sulla mancata adesione alla Frz del suo comune e di Spigno Saturnia avanzando una tesi che si rincorre da mesi: il comune di Formia, quale socio di maggioranza della Frz, non avrebbe voluto .

Il comune di Minturno si è dichiarato subito disponibile a deliberare l’ingresso nella società e a versare il pagamento della quota di capitale societario che Formia avesse inteso cedere. Da parte nostra, avevamo fatto presente al Comune di Formia che i tempi per concludere l’operazione erano ristretti, considerate le scadenze del contratto di servizio che legava il Comune di Minturno all’attuale gestore del servizio di raccolta rifiuti. Nonostante ciò – esordisce il sindaco Stefanelli – avevamo dato la nostra disponibilità ad entrare nella società anche con una quota minima, quanto necessario per consentire tecnicamente l’affidamento del servizio. Nel corso di riunioni interlocutorie, ci era stato comunicato, a livello informale, che occorreva preventivamente dare atto a un aumento di capitale sociale per aggiornare l’effettivo valore economico della società”.

Per questi motivi, si sono svolte diverse riunioni con i consulenti scelti dalla Frz per la verifica dei dati economico-finanziari della società, per l’individuazione dei più corretti percorsi amministrativi e per la modifica degli atti costitutivi della stessa società, a partire dall’adeguamento dello Statuto e dalla necessità di strutturare un controllo analogo che fosse effettivo e partecipato. Di fronte a un percorso che si prospettava articolato, dal punto di vista amministrativo e finanziario, “abbiamo sempre confermato la nostra volontà di proseguire l’operazione, chiedendo solo di ricevere un’attestazione in cui si evincesse la volontà esplicita del Comune di Formia di procedere verso l’allargamento societario al Comune di Minturno. Nessuna dimostrazione di impegno concreto è però stata assunta nei nostri confronti – accusa Stefanelli – Neanche una semplice lettera formale di riscontro alla nostra richiesta, come si sarebbe dovuto. A maggior riprova, basta accedere al protocollo del Comune di Formia per verificare che nessuna comunicazione è stata mai inoltrata al Comune di Minturno”.

In mancanza di atti pratici, da parte dell’amministrazione comunale di Formia, sulla volontà reale di deliberare l’ingresso di Minturno nella compagine societaria, né avendo avuto riscontri sulla quota da riconoscerci, o sul valore della stessa, né tantomeno sull’atteso aumento di capitale, “abbiamo ritenuto doveroso e responsabile procedere a pubblicare la gara per affidare nuovamente il servizio di raccolta dei rifiuti della nostra città. Probabilmente, la volontà politica dell’amministrazione comunale formiana era quella di non allargare la partecipazione societaria ad altri municipi: decisione legittima, rispettabile e comprensibile. Oltre che coerente alla volontà, annunciata dal Sindaco Taddeo, di trasformare la Frz in una società multiservizi”. Stefanelli augura all’amministrazione comunale di Formia e alla Frz “un futuro luminoso e ricco di successi. Noi proseguiremo sulla strada che ha portato oggi Minturno ad essere una delle Città più pulite del Golfo di Gaeta”. Lo è un po’ meno quella di Formia, la cui amministrazione, alla distanza, un timore l’ha avuto: con il comune di Minturno socio pubblico di minoranza avrebbe perso il suo attuale potere contrattuale nel momento in cui il sindaco Gerardo Stefanelli su questioni come il ciclo dei rifiuti e dell’acqua non ha ancora, su scala provinciale, attori istituzionali in grado di fare meglio. Il comune di Formia compreso…