GAETA – Stanno facendo rumore le anticipazioni di stampa secondo le quali il nome del neo dirigente del comune di Gaeta, Pasquale Sarao, responsabile tra gli altri del dipartimento Seap (sviluppo e attività pianificatoria) e di altri nevralgici settore dell’ente, compare in un’informativa di 181 pagine della Direzione distrettuale antimafia di Napoli sul rapporto tra imprese e camorra casalese circa l’affidamento di appalti pubblici a chiamata.
Il presunto coinvolgimento di Sarao riguarda il comune di Minturno ed è datato, risale al 2021. Ma la Segretaria del Partito Democratico di Gaeta, Marilisa Di Milla ed i Consiglieri Comunali Dem Emiliano Scinicariello, Sabina Mitrano e Franco De Angelis vogliono vederci anche perché il neo dirigente originario di Casagiove, in provincia di Caserta, è stato nominato dal sindaco Leccese con il decreto numero 26 del 7 agosto scorso al termine di una selezione fiduciaria prevista dall’articolo 110 del decreto legislativo 267/2000.
“Ovviamente siamo e saremo garantisti, sempre e nei confronti di chiunque, e dunque non ci poniamo alcun problema circa la legittimità della nomina in questione, anche perché siamo certi che il Segretario Generale, che è anche il Responsabile dell’anticorruzione dell’ente abbia fatto ogni verifica in tal senso – hanno dichiarato in un documento congiunto Di Milla, Scinicariello, De Angelis e Mitrano – Il problema che ci poniamo, invece, è dell’opportunità politica di questo incarico fiduciario. Il sindaco Leccese dimostra in questo senso tutta la sua ipocrisia, poiché da un lato sciorina una “retorica da quattro soldi” quando prende le distanze da persone e comportamenti che possono “macchiare la tranquillità della città, facendola anche balzare alle cronache per fatti e comportamenti lontani anni luce dalla nostra quotidianità”, ma poi si contraddice con la nomina al neo dirigente, scelto fiduciariamente addirittura tra 75 candidati alla selezione, mostrando ipocrisia e scarsissimo senso dell’opportunità politica”.
Il Pd evidenzia la “incapacità amministrativa e politica” del sindaco di Gaeta per la “quale serve un vero cambio di rotta politico che freni il suo declino economico e sociale iniziato con l’ex sindaco Mitrano, che ancora si tenta di spacciare per un successo”. La nomina di Sarao sta facendo discutere la ‘pioggia’ di deleghe conferite al nuovo dirigente; spaziano dalla pianificazione urbanistica al demanio, dalla gestione del patrimonio alla portualità, dalle politiche per la casa alle manutenzioni ed ai controlli sugli abusi edilizi.
“Tutte queste deleghe al neo dirigente – osservano gli esponenti del Pd gaetano – non lasciano praticamente nulla, o quasi nulla, di cui occuparsi agli altri dirigenti dell’Ente. Soprattutto sorprende che ad un neo dirigente – è bene ribadirlo, con incarico fiduciario del Sindaco – vengano affidati settori che rappresentano la stragrande maggioranza degli interessi economici della città di Gaeta. Il PUA e le concessioni demaniali ai balneari, le attività del Porto di Gaeta con il waterfront e l’economia del mare, il piano regolatore e tutta la pianificazione urbanistica della Città. Insomma, una nomina così strutturata sorprende non poco”.
Nell’approfondire gli aspetti puramente amministrativi di questo incarico, inoltre, gli attenti e zelanti dirigenti del Pd si sono come nella sezione web “Amministrazione Trasparente” del comune di Gaeta “manchi la dichiarazione di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso enti privati in controllo pubblico del neo dirigente Sarao. Si tratta di una dichiarazione (ora oggetto di una richiesta di accesso agli atti presentata venerdì mattina dal Pd in concomitanze delle anticipazioni di stampa sulla chilometrica informativa presentata dalla Dda partenopea) “che – stranamente – il decreto del sindaco riporta come “acquisita” e “conservata agli atti d’ufficio”. Ci chiediamo come mai…”