Fondi, rifiuti speciali bruciati in area protetta: imprenditore agricolo denunciato

FONDI, Area protetta del Parco Regionale Monti Ausoni – Un’importante operazione condotta dal Nucleo Carabinieri Forestale di Fondi ha portato alla scoperta della movimentazione di rifiuti speciali all’interno di un’area protetta del demanio pubblico. Le indagini, avviate nelle scorse settimane, hanno permesso di individuare un imprenditore agricolo del posto ritenuto responsabile di aver trasportato, depositato e incendiato ingenti quantità di rifiuti su un terreno adiacente a un canale e ricadente in una zona di elevato pregio naturalistico.

Attraverso servizi mirati di controllo del territorio, attività di osservazione e l’utilizzo di fototrappole, i militari hanno documentato almeno tre episodi distinti avvenuti in località “Goffa”. Le immagini raccolte mostrerebbero un autocarro scaricare circa 50 metri cubi di rifiuti speciali provenienti da attività agricola, poi dati alle fiamme direttamente sul posto.

Le combustioni illecite, costituite in larga parte da materiali plastici, avrebbero prodotto fumi densi e potenzialmente tossici, oltre a lasciare sul terreno residui pericolosi. Un fenomeno particolarmente grave considerando che l’area rientra nel Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e confina con la Zona di Protezione Speciale “Lago di Fondi”.

L’uomo individuato è stato deferito alla Procura della Repubblica di Latina per i reati di trasporto, deposito e combustione illecita di rifiuti speciali. I Carabinieri Forestali hanno inoltre sequestrato l’autocarro utilizzato e l’area contaminata, che dovrà ora essere sottoposta alle previste operazioni di bonifica e ripristino. Le misure cautelari sono state convalidate dal Gip del Tribunale di Latina.

La specialità Forestale dell’Arma prosegue nelle attività di monitoraggio, prevenzione e repressione dei reati ambientali, ricordando l’importanza di una corretta gestione dei rifiuti e invitando cittadini e imprese a segnalare tempestivamente comportamenti illeciti o potenzialmente dannosi per l’ambiente e la salute pubblica.